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Caterina Falciola è morta: sul suo blog ha raccontato la battaglia contro il cancro

Caterina Falciola, 46 anni, è morta ieri a Milano. Sul suo blog, lifelovelife.com, ha raccontato la sua battaglia gentile contro il cancro.
A cura di Enrico Tata
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"Ognuno nasce con la propria storia e avere degli obiettivi è alla base di una vita felice e realizzata. Il mio è aiutare gli altri e imparare ad amare me stessa”. Scriveva così Caterina Falciola, morta ieri a Milano. Sul suo blog, lifelovelife.com, ha raccontato la sua battaglia gentile contro il cancro. "Ha lottato come un leone" fino alla fine, hanno detto i suoi amici, ma la malattia l'ha sconfitta. I funerali si terranno lunedì 14 agosto alle ore 14 nella Chiesa di Santa Maria della Passione, via Conservatorio.

"Avevo smesso di respirare la vita, ora ho iniziato a viverla davvero".

Una carriera nella moda con Gucci e Valentino, Caterina aveva appena compiuto 46 anni. Ha avuto prima un tumore ai polmoni e poi al cervello, la stessa malattia che aveva già ucciso il padre e il fratello. "È più di un anno che convivo con un tumore cattivissimo che si è portato via un polmone, parte del mio cervello e della mia memoria", scriveva sul suo blog. "Ho imparato a chiedere aiuto, ho imparato ad amare e mi sono lasciata amare, dopo anni di schemi errati e convinzione di non essere meritevole. Avevo smesso di respirare la vita, ora ho iniziato a viverla davvero".

In un video (sopra) realizzato con l'aiuto di un amico illustratore Caterina ha spiegato al figlio, e a tutti i bambini, cosa significa avere un tumore. "Ora ti spiego meglio la malattia e di cosa si tratta: guarda, ho realizzato, con l’aiuto di due amici, un cartoon per renderlo più comprensibile: Volevo raccontarti la storia….", si legge nella didascalia. Il video è stato pubblicato sul suo blog e su Youtube. Il filmato si intitola "Hey Gregorino". "Il mio amore di un Lelino – scriveva parlando del figlio – sta attraversando un periodo estremamente difficile, perché non riesce più ad accettare la mia malattia e la situazione che ci ha investito. Ovviamente pretende più attenzioni, povero bimbo

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