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Cassa integrazione, la Lombardia nel caos: pagata solo a 40 aziende con 63 lavoratori

La Lombardia è in forte ritardo sulla cassa integrazione. Al 29 aprile la Cig è stata assegnata solo a 40 aziende con 63 lavoratori in tutto. I dati diffusi dall’Inps mostrano come quasi tutte le altre regioni siano molto più avanti, con migliaia di beneficiari già raggiunti. “L’iter ha avuto dei rallentamenti”, ha ammesso l’assessore regionale al lavoro, Melania Rizzoli.
A cura di Simone Gorla
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La Lombardia è in grave ritardo nel processo di approvazione delle domande per la cassa integrazione. La cig è stata assegnata solo a 40 aziende con 63 lavoratori in tutto. A certificare la lentezza della burocrazia lombarda sono i dati aggiornati al 29 aprile pubblicati dall'Inps. I numeri lombardi sono bassissimi rispetto a quelli di Veneto (iter burocratico completato per 1887 aziende con 3676 lavoratori), Lazio (2921 aziende e 6044 lavoratori), Campania (2747 aziende e 5735 lavoratori), Puglia (1094 aziende e 2245 lavoratori), Marche (3283 aziende e 7028 lavoratori) e Toscana (961 aziende e 1757 lavoratori). Per pratiche concluse in rapporto al numero di aziende, la Lombardia è all'ultimo posto.

Lombardia indietro sulla Cig: l'hanno ricevuta solo 63 lavoratori

Il meccanismo della Cig prevede l’istruttoria delle domande da parte delle Regioni e poi l’erogazione del denaro da parte dell’Inps. Ma non tutte le amministrazioni regionali sono state efficienti. Per quanto riguarda il numero di pratiche, in Lombardia ne sono state decretate 8009, autorizzate 4502 e pagate solo 40. Il confronto è impietoso: in Emilia Romagna sono state autorizzate 6264 pratiche su 7939, di cui 807 già pagate. In Campania 13419 autorizzate su 19609 e 2747 pagate. Il massimo risultato è raggiunto nelle Marche: 6075 domande autorizzate su 6456 di cui oltre la metà già liquidate (3283).

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Assessore Rizzoli: Situazione lombarda diversa dalle altre

"Il Governo – ha commentato l'assessore regionale al Lavoro, Melania Rizzoli – ha delegato alle Regioni la pratica delle decretazioni delle richieste della Cig per poi passarle all'Inps. Un iter che ha comportato iniziali rallentamenti ma noi stiamo autorizzando oltre 2.000 domande di cassa integrazione al giorno e arriveremo presto a completare invio richieste. Sul sito regionale, ogni giorno, potrete verificare l'avanzamento delle domande autorizzate". Regione Lombardia, ha aggiunto Rizzoli, ha dovuto gestire "situazioni ben più complesse e differenziate rispetto altre Regioni, per effetto del susseguirsi dei decreti" che hanno diviso il territorio lombardo in ‘zone rosse e gialle' "con effetti giuridici diversi proprio sulla gestione della Cassa Integrazione in deroga. Non solo per questo motivo è quindi inappropriato paragonarci ad altre Regioni ma anche per la densità di imprese lombarde per cui le domande presentate nel nostro portale sono più del doppio di quelle presentate alla seconda regione".

Polemica tra governatore Fontana e ministro Boccia

All'inizio del mese di aprile sul tema della cassa integrazione c'era stata una polemica tra Fontana e il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia. "Se lo Stato non c’è, garantiamo noi", aveva dichiarato il governatore dando notizia dell’anticipo da parte della Regione tramite un fondo della cassa integrazione ai lavoratori lombardi. Dura la replica del ministro Boccia: "Non risultano ancora richieste all’Inps da parte della Lombardia, così come invece altre Regioni hanno fatto".

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