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Caso Antinori, il ginecologo inizia lo sciopero della fame: “La ragazza era consenziente”

Severino Antinori, il noto ginecologo da alcuni giorni agli arresti domiciliari, ha iniziato ieri lo sciopero della fame. Ad annunciarlo i suoi legali. L’uomo è accusato di aver prelevato degli embrioni con la forza ad una giovane cittadina spagnola.
A cura di Valerio Renzi
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Severino Antinori, il ginecologo di 71 anni da alcuni giorni agli arresti domiciliari, ha annunciato di aver iniziato lo sciopero della fame contro la condizione detentiva disposta dalla magistrati milanesi. L'uomo è accusato di aver prelevato degli ovuli contro il suo consenso, ad una giovane spagnola di 24 anni, arrivata nella sua clinica come infermiera, la Matris di via dei Gracchi a Milano, da poche settimane. Gli ovuli sarebbero poi stati destinati alla fecondazione eterologa assistita.

Nei guai insieme a due strette collaboratrici, il professore rigetta tutte quante le accuse e afferma con decisione che la donne fosse consapevole. I legali del ginecologo hanno spiegato che il loro assistito è in possesso del modulo autenticato con una firma dalla donna, che avrebbe così dato il consenso per il trattamento, previo consulto con uno psicologo. Dal canto suo la giovane, che ha riconosciuto la sua firma come autentica, afferma che credeva di dare il consenso alla rimozione di una semplice cisti ovarica. Martedì l'interrogatorio davanti al Gip mentre i legali di Antinori stanno preparando il ricorso al Tribunale delle libertà.

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