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Caso Bozzoli, trovate tracce dell’imprenditore scomparso nelle scorie dei forni

Se queste indiscrezioni pubblicate dal settimanale Giallo dovessero rivelarsi veritiere, la scoperta potrebbe rappresentare una vera e propria svolta nelle indagini sulla misteriosa scomparsa di Mario Bozzoli a Marcheno, Brescia.
A cura di En.Ta.
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Tracce del dna di Mario Bozzoli  sono state trovate nelle scorie dei forni dell'azienda di famiglia. Lo ha rivelato il settimanale Giallo e se queste indiscrezioni dovessero rivelarsi veritiere, la scoperta potrebbe rappresentare una vera e propria svolta nelle indagini sulla misteriosa scomparsa dell'imprenditore. Di lui non si ha più traccia da ottobre, quando scomparve a Marcheno, Brescia. Gli inquirenti sono da sempre convinti che l'imprenditore non sia mai uscito dalla fabbrica e che sia lui che Giuseppe Ghirardini, l'operaio scomparso, siano morti. Nessuna prova, però, poteva dimostrare quanto ipotizzato dalle indagini degli investigatori. Fino ad ora, forse.

Al momento sono stati iscritti nel registro degli indagati, per omicidio e distruzione di cadavere, i nipoti di Bozzoli, Giacomo e Alex Bozzoli, figli del fratello Adelio, e due operai che erano di turno quella notte, Oscar Maggi e il senegalese Akwasi Aboagye, detto Abu. I quattro si sono sempre dichiarati innocenti.  Intanto, uno degli indagati, Giacomo, è stato condannato a cinque mesi con pena sospesa per una faccenda che nulla ha a che vedere con la scomparsa dello zio. Il nipote di Bozzoli è stato condannato dai giudici di Brescia per aver minacciato il titolare di una ditta della provincia, debitrice di oltre 280mila euro nei confronti della fonderia di Bozzoli. "O ci paghi o ti sparo", sarebbe stata la minaccia.

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