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Caso Bozzoli, il nipote dell’imprenditore: “Prima o poi ammazzo lo zio”

Avrebbero pronunciato minacce di morte dirette allo zio. È quanto emerge dalle indagini sulla morte di Mario Bozzoli, che vede indagati, per omicidio e soppressione di cadavere, i nipoti Alex e Giacomo.
A cura di Angela Marino
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Avrebbe parlato in alcune occasioni di uccidere lo zio. È quanto emerge nelle indagini sulla morte di Giacomo Bozzoli, l'imprenditore scomparso da più di due mesi a Brescia. Al momento insieme all'altro nipote Alex, 36 anni, Giacomo è indagato dalla procura di Brescia per omicidio volontario dello zio e soppressione di cadavere. Secondo le ipotesi dell'accusa i due avrebbero commesso il reato in concorso con i due dipendenti della fonderia presenti la sera della scomparsa, Oscar Maggi e il senegalese Akwasi Aboagye. Dal canto loro i due familiari della vittima accusati negano sia di aver commesso l'omicidio sia di aver pronunciato minacce di morte all'indirizzo dello zio, né direttamente né a terze persone.

Secondo la ricostruzione della Procura l'ipotesi più accreditata è quella dell'omicidio e della successiva distruzione del corpo all'interno di uno dei forni della fonderia. Meno probabile l'ipotesi del sequestro di persona non essendo pervenute richieste di riscatto. nell'ambito delle indagini condotte dal sostituto procuratore Alberto Rossi sono state eseguite perquisizioni delle abitazioni e delle auto dei due nipoti di Bozzoli. Unico elemento di rilievo, la presenza di otto banconote da 500 euro, trovate in casa di Alex,

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