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Case popolari Aler, un mese di affitto gratis a chi paga con addebito sul conto corrente

Per contrastare la morosità nelle case popolari di Milano gestite dall’Aler, l’ente e la Regione hanno presentato un’iniziativa che consentirà a chi paga l’affitto con addebito sul conto corrente di usufruire di una mensilità gratuita. Attivate anche delle squadre di emergenza contro le occupazioni abusive.
A cura di F.L.
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Per stanare i morosi delle case popolari dell'Aler, Agenzia lombarda per l'edilizia residenziale, arriva l'ultima novità: un mese di affitto gratis a chi sceglierà di pagare il canone con addebito sul conto corrente bancario o postale. Una sorta di "promozione" che è stata annunciata dall'assessore regionale alla Casa Fabrizio Sala per dare ossigeno alle casse dell'ente e rendere più facile individuare chi non paga l'affitto.

Tra i morosi, è sempre bene ricordarlo, non ci sono soltanto furbetti, ma anche persone che per svariati motivi non riescono più a pagare il dovuto. Non sempre per questi ultimi, i cosiddetti morosi incolpevoli, è facile accedere a risorse che pur sono previste da bandi del Comune o della Regione. Spesso, invece, dalla situazione di morosità prolungata si finisce col diventare veri e propri inquilini abusivi.

Nuove squadre di emergenza contro le occupazioni abusive

Ed è proprio la lotta all'abusivismo il secondo punto dell'iniziativa presentata da Fabrizio Sala a Palazzo Lombardia: Regione e Aler hanno istituito infatti un nucleo di pronto intervento (il Noa, Nucleo operativo Aler) composte da un funzionario Aler, due guardie giurate, un medico, uno psicologo e un operatore video che trasmette con uno smartphone le immagini dell'intervento alle forze dell'ordine. I residenti regolari delle case popolari possono richiedere l'intervento delle squadre d'emergenza chiamando il numero 02.73922692, non appena si rendono conto di tentativi di occupazioni abusive. Resta da vedere l'efficacia del provvedimento, dal momento che era già attivo un numero contro le occupazioni abusive, ma l'intervento degli operatori spesso non era tempestivo: in molti casi arrivare dopo che l'occupazione è stata compiuta non consente più di recuperare in breve tempo l'immobile occupato (ad esempio se le occupanti sono donne incinte o con bambini piccoli).

Il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni si è comunque mostrato fiducioso, rispolverando il concetto della "linea dura" sulle occupazioni abusive: "Rubare il diritto alla casa a chi ne ha bisogno non è più consentito, d'ora in poi tolleranza zero".

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