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Capotreno aggredito, in arrivo 150 vigilantes in treni e stazioni

Centocinquanta vigilantes privati sono in arrivo sui treni e nelle stazione ferroviarie di Milano e di tutta la Lombardia dal primo settembre. Obiettivo? garantire maggiore sicurezza a lavoratori e passeggeri dopo il caso del capotreno aggredito e ferito gravemente a colpi di machete.
A cura di Va.Re.
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Centocinquanta vigilantes privati sono in arrivo sui treni e nelle stazione ferroviarie di Milano e di tutta la Lombardia dal primo settembre. Obiettivo? garantire maggiore sicurezza a lavoratori e passeggeri dopo il caso del capotreno aggredito e ferito gravemente a colpi di machete. A prendere la decisione e a pagare gli uomini della sicurezza la Regione Lombardia. "L'obiettivo è la prevenzione e questa la fai facendo vedere che il controllore va in giro scortato – ha dichiarato il governatore Roberto Maroni a la Repubblica presentando il progetto – Faremo in modo che ci siano tutte le regole necessarie per prevenire non metteremo in giro gente che spara". Il costo dell'assunzione dei vigilantes è di circa 7 milioni per un anno.

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I vigilantes pagati dalla Regione Lombardia si vanno ad aggiungere ai 75 già in servizio per conto di Trenord. "Speriamo che il Governo ci dia ascolto e mandi polizia, carabinieri ed esercito, continuando quell'operazione ‘Strade sicure' che avevo avviato io da ministro dell'Interno – ha aggiunto Maroni – Non è un problema di risorse ma di status perché noi possiamo mettere solo vigilanza privata, mentre polizia, carabinieri ed esercito sarebbero la soluzione migliore ma in mancanza di risposte del Governo abbiamo deciso di dare noi risposte con il piano B".

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