Caos cassa integrazione, Regione Lombardia all’Inps: “Diffuse falsità, elaborate 48mila domande”
Caos sui dati sulle richieste di cassa integrazione delle aziende lombarde. Dopo il bilancio pubblicato qualche giorno fa dall'Inps, che vedeva la Lombardia agli ultimi posti per numero di domande processate e approvate, arriva la replica della giunta regionale e una correzione in corsa dei numeri da parte dell'Istituto nazionale di previdenza sociale.
Mistero su dati cassa integrazione in Lombardia: nuovo report indica numeri molto più elevati
"Ieri pomeriggio, il sito dell'Inps ha prima diffuso la ‘fake news' di appena 37 domande decretate da Regione Lombardia per la cassa integrazione in deroga. Meno di due ore dopo, un altro report riportava che Regione Lombardia avesse invece mandato circa 19mila domande", commenta l'assessore regionale al Lavoro, Melania Rizzoli. "Oggi il sito segnala che abbiamo elaborato più di 48.000 domande. Primi in Italia". In effetti la discrepanza di numeri è molto netta. Sul portale dell'Inps sotto alla riga che indicava il numero di domande presentate alla data del 15 aprile (37 decretate dalla Regione, 34 autorizzate e 11 pagate) è comparsa una seconda dicitura che riguarda le pratiche inviate al 21 aprile. Questa volta i numeri sono di tutt'altra entità: 46.399 decreti, di cui 7.017 processati e 451 pagati. La Lombardia è l'unica regione per cui appaiono due voci.
Assessore Rizzoli: Diffusione di falsità da parte dell'Inps
Cosa è successo? Le domande lombarde sono arrivate in ritardo, o i dati riportati dall'Inps hanno subito alterazioni? Già nelle scorse settimane il portale aveva avuto problemi, tra disservizi e attacchi hacker. "C'è voluta una nota con la promessa di difendere la Regione in tutte le sedi competenti, per stoppare la diffusione di falsità da parte dell'istituto e far aggiornare le statistiche", sostiene l'assessore Rizzoli, ricordando che la Lombardia ha stanziato 5 milioni e mezzo di euro a garanzia della Cig.