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Campo Rom sgomberato a Villa Cortese, il grido d’aiuto dei nomadi: “Vogliamo una casa”

La famiglia di origine bosniaca sgomberata da un campo agricolo di sua proprietà nel milanese lancia un appello alle istituzioni. Si cerca una sistemazione nel campo attrezzato del Comune di Legnano.
A cura di Angela Marino
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"Adesso dateci una casa" è questa la richiesta della numerosa famiglia di origine rom sgomberata nella giornata di ieri dal campo abusivo tra i comuni di Busto Garolfo e Villa Cortese. La famiglia, di origine slava, principalmente della Bosnia Erzegovina, è stata sgomberata su ordine del Comune di Villa Cortese, in provincia di Milano, che ha mandato le ruspe ad abbattere il campo. I vigili urbani hanno smantellato le roulotte ed un bagno prefabbricato che da diverso tempo erano stati sistemati in un campo agricolo, il quale risulta essere di proprietà della stessa famiglia rom sgomberata. Il suolo agricolo è stato considerato dall'amministrazione comunale non idoneo ad ospitare quello che, a tutti gli effetti, è un campo.

Senza più un posto dove vivere la famiglia sgomberata lancia un appello alle istituzioni "vogliamo una casa" come riporta oggi il quotidiano Il Giorno. Da oltre venti anni il suolo agricolo ai confini tra Busto Garolfo e Villa Cortese era occupato dagli alloggi di fortuna dei rom i quali provenivano dalla città di Torino da dove erano stati a loro volta sgomberati. La speranza ora è quella di trovare ospitalità da parte del Comune di Legnano, sempre in provincia di Milano, dove in via Junker esiste da tempo un campo attrezzato dall'amministrazione comunale.

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