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Campagna straordinaria del Papilloma virus: a Milano sarà di nuovo possibile vaccinarsi

Una idea del Comune di Milano, in collaborazione con Asl, Croce Rossa e fondazione Rotary, permetterà a tutte le ragazze degli anni 98 e 99, che non avevano avuto modo, di sottoporsi gratuitamente al vaccino contro il Papilloma Virus.
A cura di Federica Gullace
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Il papilloma virus è una grave infezione, considerata come una delle principali cause di tumore all’ utero. Il virus viene trasmesso per contatto diretto e, nella maggior parte dei casi, durante i rapporti sessuali, intrapresi in modo non protetto o con molteplici partner. Il cancro al collo dell’utero, dopo il tumore al seno, costituisce la seconda causa di morte per le donne tra i 14 e i 44 anni, e solo in Italia ogni anno muoiono circa 1.000 donne.

Da poco tempo se ne conoscono tutte le sfaccettature, e, dopo anni di lotta alla prevenzione, è nata una nuova campagna che invita alla vaccinazione, diretta in particolar modo a tutte le ragazze nate negli anni 1998 e 1999 che, all’età di 11 anni, non avevano aderito alla campagna di allora, perdendo la possibilità di essere sottoposte gratuitamente alla somministrazione del vaccino da parte dell’Asl. Così per tutto il mese di Ottobre, a Milano presso gli ambulatori della Croce Rossa con personale medico specializzato, sarà già possibile fissare un appuntamento per ricevere il vaccino. La bella ed importante iniziativa, è stata ideata dal Comune di Milano, con l’aiuto di Asl, l’Istituto Europeo di Oncologia, la Croce Rossa e la fondazione Rotary, che ha finanziato in prima persona l’acquisto dei medicinali. Sul caso è intervenuto anche Pierfrancesco Majorino, l’Assessore alle politiche sociale e Cultura della salute: “Questo ciclo straordinario di vaccinazioni consente alle famiglie delle ragazzine che anni fa non hanno aderito alla campagna ordinaria di Asl di poterla effettuare ancora gratuitamente. Riteniamo sia importante non solo offrire alle ragazzine questa nuova possibilità, ma rafforzare ulteriormente l'invito alle famiglie a sottoporre al vaccino le proprie figlie fin dall’età di 11 anni, come previsto dalle campagne ordinarie di Asl”.

Il prossimo obiettivo, ha continuato Marino a gran voce, sarà sicuramente quello di promuovere la partecipazione e il coinvolgimento delle Scuola ai programmi di prevenzione con l'importante collaborazione delle ASL e degli Enti Locali, affinchè i più piccoli siano educati precauzionalmente.

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