“Camminare nella luce partendo da ultimi”, l’omelia di Natale del cardinale Scola
"Tutti i pericoli, esterni e interni a noi, e la ferocia che minacciano i nostri giorni, spesso lasciandoci l'impressione di barcollare nel buio, ma non possono cancellare il fatto: nella storia degli uomini è entrata la luce vera che illumina ogni uomo". Così il cardinale Angelo Scola nella sua omelia durante la messa di Natale al Duomo di Milano. "La luce che è entrata nel mondo per illuminarci non è una semplice idea, né solo un principio etico; è un bimbo, questo bimbo Gesù, nato da donna, nato sotto la Legge (Epistola, Gal 4,4), cioè un uomo a tutti gli effetti", ha aggiunto nel suo discorso. Ha poi esortato a praticare la condivisione, l'ospitalità, la giustizia e la pace, partendo dagli ultimi. "In questo nostro tempo tribolato molte sorelle e fratelli ce ne offrono commovente documentazione".
"Natale è la festa di ogni uomo, di tutta l'umanità. L'ha compreso bene il genio di San Francesco inventando il presepio. Con la notte di Natale a Betlemme si è aperta la strada che ci permette di camminare nella luce. La tradizione della Chiesa ha identificato il contenuto di questo »camminare nella luce« nello spendere la nostra esistenza amando Dio e tutti i nostri fratelli".