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Cade da un ponteggio alto dieci metri: morto imprenditore edile

Un uomo di 53 anni, imprenditore edile, è morto questa notte all’ospedale di Niguarda a Milano. L’uomo, residente a Limbiate, era ricoverato da due giorni in ospedale dopo essere precipitato da un’impalcatura mentre ristrutturava il tetto di un’abitazione. Si indaga sulla dinamica dell’ennesima tragedia sul lavoro.
A cura di F.L.
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Un imprenditore edile di 53 anni, residente a Limbiate (in provincia di Milano), è morto nella notte all'ospedale Niguarda di Milano, dove era ricoverato da due giorni. L'uomo era precipitato da un ponteggio alto oltre 10 metri, mentre lavorava alla manutenzione del tetto di un'abitazione a Bovisio Masciago, in provincia di Monza e Brianza. Dopo l'incidente l'imprenditore, proprietario di una piccola società di lavori edili, era stato subito soccorso e trasportato al Niguarda. Le sue condizioni erano apparse subito disperate. Nella caduta, sulle cui cause sono ancora in corso indagini, l'uomo aveva riportato un grave trauma cranico e fratture multiple.

Questa notte l'imprenditore è stato dichiarato clinicamente morto. I famigliari hanno concesso il nulla osta per l'espianto dei suoi organi, che potranno così salvare la vita ad altre persone. I carabinieri di Desio e gli esperti del reparto di medicina del lavoro della Asl intanto cercheranno di fare luce sull'ennesima tragedia sul lavoro. Al momento si sa solo che l'imprenditore ha perso l'equilibrio ed è precipitato al suolo, ma si ignora se la caduta poteva magari essere evitata da qualche dispositivo di sicurezza.

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