Busto Arsizio, sospetto contagio per educatrice: chiuso centro estivo in scuola materna
Allerta per un possibile contagio da coronavirus e centro estivo chiuso. Accade a Busto Arsizio, in provincia di Varese, dove un'educatrice che avrebbe dovuto prestare servizio con i bambini all'interno di una scuola materna ha accusato febbre e spiegato di essere stata a contatti con un infettato. L'apertura del centro è stata quindi rinviata.
Busto Arsizio, sospetto caso di coronavirus: rimandata apertura del centro estivo
La vicenda, riportata dal quotidiano varesino La Prealpina, riguarda un'educatrice che, arrivata sul posto di lavoro lunedì mattina per allestire il centro in vista dell'arrivo dei bimbi, quando è stata sottoposta al controllo della temperatura è risultata avere uno stato febbrile. Lei stessa ha spiegato di avere avuto contatti familiari con persone risultate positive. Per precauzione l'avvio delle attività del centro è stato quindi rimandato. La situazione "è stata comunicata ai genitori dei bambini", ha spiegato in Consiglio comunale l’assessore all’istruzione, Gigi Farioli, "la problematica connessa alla sicurezza nel rapporto educatore-bambino ci ha fatto propendere per questa scelta".
La riapertura dei centri estivi in Lombardia
Dal 15 giugno i centri estivi possono aprire in Lombardia. Per farlo è sufficiente la comunicazione dell'avvio dell'attività a Comuni e Ats. I centri vengono attivati nelle scuole primarie, negli oratori delle diocesi, nei campus sportivi, nelle fattorie didattiche. Un passo che va incontro alle esigenze dei genitori che sono tornati al lavoro e dei bambini ormai lontani da scuola da febbraio, che però ha provocato anche critiche e polemiche.
All'ingresso viene misurata la temperatura a operatori, minori e accompagnatori. Il rapporto tra gli operatori e i bambini deve essere di 1 ogni 5 per la fascia 0-5 anni, 1 ogni 7 dai 6 agli 11, 1 ogni 10 dai 12 ai 17. Tutti saranno divisi in gruppi stabiliti e che saranno gli stessi per tutto il periodo, qualora i giochi dovessero essere utilizzati o scambiati con altri saranno sanificati. Sono da favorire le attività all’aperto: al chiuso occorre assicurare il distanziamento, anche con l’uso di barriere fisiche.