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Busto Arsizio, i frati contro chi chiede l’elemosina: “Carità non è accattonaggio”

Un cartello appeso fuori dalla chiesa dei frati della parrocchia del Sacro Cuore a Busto Arsizio ha scatenato notevoli polemiche. Il messaggio riportato sul manifesto (“Se vuoi praticare la carità cristiana, evita l’accattonaggio”) è oggetto di discussione da parte di fedeli e cittadini, che si interrogano se la scelta delle parole sia appropriata ad un organo religioso. La Curia si è difesa riferendo che la decisione serve ad invitare chi ha bisogno a recarsi in chiesa o da associazioni che possono dare un aiuto concreto.
A cura di Filippo M. Capra
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(Immagine di repertorio)
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La povertà come crimine. Avranno pensato a questo i frati che fuori dalla parrocchia del Sacro Cuore di Busto Arsizio, in provincia di Varese, hanno appeso un cartello contro i cosiddetti "accattoni". Il manifesto, che riporta a caratteri cubitali il nuovo slogan contro chi è in estrema difficoltà economica, è indirizzato a chi continua a chiedere l'elemosina – fuori o dentro la chiesa – e non ha poi la capacità di gestire i soldi ricevuti. Un messaggio eloquente che non lascia spazio a interpretazioni diverse da quanto si legge: "Se vuoi praticare la carità cristiana, evita l'accattonaggio", salvo poi concludere con "Che il Signore ti dia pace".

La difesa della Curia: chi ha bisogno si rivolga a chi li può aiutare

Non poteva e non è passato inosservato da fedeli e passanti, il cartello che ha lasciato sgomenti i più, considerato il luogo in cui è stato posto. Motivo per cui l'agenzia di stampa Ansa, per verificare l'effettiva realizzazione del medesimo, ha contattato la Curia ricevendo in risposta che la decisione è stata presa dal parroco al fine di indurre "le persone in difficoltà a frequentare la chiesa e rivolgersi alle associazioni per ottenere sostegno e aiuto". Come a dire: venite qui che sappiamo gestire il denaro meglio di voi. Il che, teoricamente, può anche essere vero: per mantenere i conti di una chiesa serve un esperto che sappia come gestire i fondi e ottimizzare al massimo le spese, ma accanirsi sulla povertà della gente, riducendo tutto a semplice "accattonaggio" resta un messaggio che in molti hanno trovato quantomeno discutibile.

E sui social c'è chi ricorda le parole di Al Bano e la "prima" di Panorama

Tra quelli che hanno letto il cartellone dei frati, o ne sono venuti a conoscenza successivamente, c'è chi trova un collegamento con quanto detto da Al Bano Carrisi qualche tempo fa in un'intervista a Libero. Il cantante, incalzato sulla questione del reddito di cittadinanza, dichiarò che "aiutare i poveri è molto cristiano, aiutare i fannulloni non lo è per niente". Chi cita le parole dell'ugola di Cellino San Marco non ha potuto fare a meno di notare che – seppur in riferimento a una decisione politica del governo gialloverde – Al Bano si sia posto in difesa di coloro che non hanno possibilità economiche e sono quindi costretti a chiedere la carità e l'elemosina, vittime di una povertà che non gli lascia scampo. Tra chi critica la decisione dei frati bustocchi c'è anche chi richiama la copertina del settimanale Panorama dello scorso 14 agosto, quando il direttore Maurizio Belpietro titolò: "Le città degli accattoni, viaggio nel degrado", trovando le posizioni del giornalista estremamente simili a quelle dei frati di Busto Arsizio.

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