Busto Arsizio, condannato a 21 anni l’uomo che violentava le donne nelle stazioni di servizio
È stato condannato in primo grado a 21 anni di carcere il 35enne ritenuto responsabile di vari atti violenti e intimidatori nei confronti di quattro donne. La sentenza è stata emessa dal tribunale di Busto Arsizio, in provincia di Varese, che lo ha ritenuto colpevole di quattro violenze sessuali, tre sequestri di persona, due rapine e lesioni. Da quanto risulta l'uomo avrebbe agito ripetutamente in alcune aree di rifornimento situate tra le province di Varese e Milano, aggredendo le proprie vittime mentre stavano per fare benzina. Sembra che l'uomo agisse solitamente mascherandosi con il passamontagna e indossando guanti in lattice per non lasciare tracce potenzialmente utili alle indagini delle forze dell'ordine. Nonostante le precauzioni prese, la polizia è comunque riuscita a risalire alla sua identità e successivamente ad arrestarlo.
Le indagini e la sentenza
Il 35enne di Legnano condannato in primo grado aveva già precedenti per il reato di violenza sessuale, con una sentenza di circa dieci anni fa che lo aveva giudicato colpevole. Le attuali indagini della polizia di Stato, coordinate dal pubblico ministero Massimo De Filippo, hanno portato alla luce l'identità dell'uomo al termine di un meticoloso lavoro di inchiesta nel ricostruire la figura del ricercato. Dopo l'arresto datato luglio 2019 il pm De Filippo aveva chiesto un periodo di reclusione in carcere di 24 anni, una condanna esemplare per un uomo che non si faceva scrupolo di usare la forza per ottenere ciò che desiderava. La pena è stata lievemente ridotta a 21 anni, ma è soltanto il primo atto di una vicenda giudiziaria che potrebbe trascinarsi ancora per diverso tempo.