Bus dirottato, lo studente che si è offerto come ostaggio per salvare i compagni: “Non sono un eroe”
Non si sente un eroe il 12enne che si è offerto come ostaggio a Ousseynou Sy, l'autista che ha sequestrato e dato fuoco al bus degli studenti della scuola media di Crema. Nonostante la giovane età racconta con fermezza quanto accaduto in quella terribile ora, quando il 47enne ha chiesto un ostaggio: "Altrimenti do fuoco a tutto". E così il piccolo si è offerto con coraggio per salvare i compagni: "L'ho fatto perché tutti avevano paura: sapevo di fare una cosa importante", spiega lo studente che è stato minacciato da Sy con un coltello alla gola ed è stato l'ultimo a uscire da quel pullman all'arrivo dei carabinieri, proprio perché nelle mani dell'autista.
Voglio che questa pagina della mia vita bruci come l'autobus mercoledì mattina
Uno studente coraggioso e consapevole di quello che sarebbe potuto accadere se non fossero intervenuti i carabinieri che hanno fermato l'autista e tratto in salvo i 51 studenti, tanto che come ha raccontato, in molti compagni gli hanno dato del "pazzo": "Mi è salita l'adrenalina quando ho visto i carabinieri che rompevano i finestrini con i manganelli e i miei compagni che scappavano", continua nel suo racconto il 12enne che a due giorni da quella terribile mattina è già tornato a scuola perchè, dice, "la vita normale deve ricominciare". Nei suoi ricordi quel giorno vuole che svanisca, anzi che bruci, spiega ai giornalisti, come ha fatto l'autobus, così da scomparire per sempre.