Brugherio, neonazisti diffondono volantini razzisti contro i commercianti cinesi: “Boicottali”
"Compra italiano! Boicotta i commercianti asiatici, padroni dell'economia a casa nostra! Così facendo aiuterai i negozianti locali a non fallire e avrai più garanzie sulla qualità dei prodotti". È questo il vergognoso testo di un volantino messo nelle cassette della posta di alcune abitazioni a Brugherio, in provincia di Monza Brianza, da parte del gruppo neonazista del Nsab ("NationalSozialistischen Arbeiter Bewegung", letteralmente "Movimento NazionalSocialista dei Lavoratori").
Spunta la foto di un presunto neonazista
Il grave episodio è stato avvenuto lo scorso 27 gennaio, nel Giorno della memoria per le vittime della Shoah. Un gesto gravissimo, denunciato dall'"Osservatorio democratico sulle nuove destre" che su Facebook ha commentato così: "Nel denunciare questo atto vergognoso, che speriamo venga perseguito anche penalmente, e che vede protagonista un'organizzazione che già in passato si era distinta per episodi analoghi in Lombardia, in particolare nella provincia di Milano, pubblichiamo il volantino". Inoltre, la pagina Facebook ha pubblicato una seconda foto, ritraente uno dei presunti incasellatori "ai fini di una sua possibile identificazione".
Gli ultimi vergognosi episodi contro i cittadini ebrei
Quello registrato a Brugherio è l'ultimo dei deplorevoli episodi razzisti registrati negli ultimi giorni in tutta la Penisola. Il 24 gennaio a Mondovì (Cuneo) ignoti hanno marchiato la porta di casa del figlio di un'ex deportata scrivendo "Juden hier" – qui ebrei, ndr – , e disegnando la stella di David, proprio come avveniva 70 anni fa in Germania e in Italia sotto la dominazione nazifascista per la deportazione degli ebrei. In risposta simbolica a quanto successo a Mondovì, il sindaco di Milano Beppe Sala ha pubblicato un post su Instagram ritraendo la sua porta di casa dove personalmente ha affisso un cartello: "Antifa hier" (qui vive un antifascista, ndr). Un altro episodio altrettanto rivoltante è stato invece registrato a Torino, quando nel giorno della commemorazione delle vittime della Shoah, sulle mura di un'abitazione è comparsa la scritta "Crepa sporca ebrea". Nell'edificio in questione vive una donna di origini ebree, figlia di una staffetta della Resistenza.