Brescia, veglia e nutre il marito morto da due mesi: “Credevo fosse vivo”
Vegliava sul marito, che credeva dormisse perché malato. Invece, era morto da più di due mesi e completamente mummificato. E' una incredibile storia di solitudine quella che arriva da Brescia. Una donna di 83 anni, residente in una villetta al civico 32 di via Villasca nel quartiere di Mompiano e non lucida, non si era resa conto che il coniuge, che di anni ne aveva 87, fosse deceduto. Per ben otto settimane ha continuato a nutrirlo versandogli del latte in bocca, a fargli compagnia, a lavarlo e a cambiargli i vestiti. Fino a quando i vicini di casa non hanno cominciato ad avvertire un cattivo odore provenire dall'abitazione e hanno allertato le forze dell'ordine.
La scena che gli uomini della Questura si sono ritrovati davanti è stata drammatica. La donna è stata immediatamente ricoverata all'Ospedale civile sotto shock e in evidente stato confusionale. "Credevo fosse vivo", ha continuato a ripetere agli agenti. Per questo, è stata anche sottoposta a perizia psichiatrica. L'abitazione è stata posta sotto sequestro, mentre il cadavere, in avanzato stato di decomposizione, è a disposizione dell'Istituto di medicina legale. La coppia, senza figli, viveva da sola. Non è neppure la prima volta che un episodio del genere si verifica in questa zona della Lombardia.
Già nel 2012, infatti, sempre a Mompiano, due anziani avevano dormito per dieci giorni nella stanza del fratello, morto, fino a che il caldo aveva iniziato a consumare il corpo permettendo loro di rendersi conto del decesso.