Brescia, un nuovo centro commerciale alle porte della città: sarà il “polo della casa”

Un nuovo centro commerciale è pronto a sorgere alle porte di Brescia. Si chiamerà Sant'Eufemia retail park e non è in realtà un progetto del tutto nuovo: era stato presentato già nel 2012 dal Gruppo Lonati (che vicino Milano ha costruito il centro commerciale Scalo Milano outlet & more) ma successivamente "congelato" anche per via della crisi economica. Adesso, secondo quanto riporta il "Corriere della sera", il progetto è ripartito e l'apertura del centro commerciale potrebbe arrivare già nel 2020. Lo shopping center sorgerà nella frazione Sant'Eufemia, dove si trova il capolinea della metropolitana, sulla direttrice Brescia – Lago di Garda. Occuperà una superficie commerciale utile di 15.565 metri quadri: il consumo di suolo è stato fortemente ridotto dalla giunta Del Bono rispetto al progetto originario e sono stati "strappati" al Gruppo Lonati oneri di urbanizzazione maggiori, pari a circa sette milioni di euro. Soldi che serviranno tra le varie cose a realizzare un parcheggio pubblico in corrispondenza della fermata della metro, opere viabilistiche e piste ciclabili: interventi che, come prevedono le nuove regole volute dal sindaco di Brescia, dovranno essere realizzate prima dell'avvio della costruzione del centro commerciale.
Investimento da 70 milioni di euro
Lo shopping center sarà un "parco della casa", nel senso che dovrebbe ospitare brand di arredamento e negozi di casalinghi e articoli simili. La commercializzazione degli spazi è stata affidata alla società Luca Parrino Retail: "Siamo veramente molto orgogliosi per la fiducia che il Lonati Group ha avuto nel nostro team, grazie ad un mandato che ci vedrà attivi nella valutazione dei Brand al fine di creare la migliore offerta commerciale possibile, in un Retail Park che ci attendiamo di altissima qualità", ha detto l'amministratore delegato di Lpr Luca Parrino. Il bacino di utenza potenziale (nel raggio di 30 minuti) è di 400mila utenti. L'investimento complessivo, che comprenderà anche il recupero dell'ex fabbrica Santoni, ora dismessa, si aggira sui 70 milioni di euro.