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Ritirato il passaporto a un 19enne che scrisse in chat “Voglio arruolarmi nell’Isis”

La Digos di Como, su disposizione del tribunale, ha ritirato il passaporto a un giovane 19enne, cittadino italiano ma di origini tunisine. Quando aveva 17 anni si sarebbe voluto arruolare nell’Isis. Per la prima applicata la sorveglianza speciale per sospetti di terrorismo introdotta dal governo.
A cura di Valerio Renzi
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La Digos di Como, su disposizione del tribunale, ha ritirato il passaporto a un giovane 19enne, cittadino italiano ma di origini tunisine, residente in provincia di Como. Quando aveva 17 anni il giovane si sarebbe infatti voluto arruolare nell'Isis. Il giovane è rimasto coinvolto in un'inchiesta che alcune settimane fa ha individuato un gruppo che avrebbe reclutato giovani pronti a partire per la Siria per combattere nelle fila del gruppo Stato Islamico. A proporre il provvedimento il questore di Brescia Michelangelo Barbato, titolare dell'indagine. Le indagini hanno evidenziato i contatti tra il ragazzo e Elvis Elezi, l'uomo accusato di reclutare uomini da mandare in Siria.

Secondo quanto ricostruito il giovane avrebbe rivelato proprio a Elezi la volontà di arruolarsi come volontario e partire per il fronte con l'Isis. A dirlo una conversazione in chat tra i due intercettata. Per cinque anni il 19enne sarà sotto sorveglianza speciale da parte delle forze dell'ordine. Per la prima volta, è stato applicato il Decreto Legge del 18 febbraio 2015 che introduce misure urgenti per il contrasto del terrorismo anche internazionale.

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