Brescia, rischia di fare esplodere il tetto di casa con due granate: usava gli ordigni come addobbi
Un uomo di 56 anni residente a Ceto, in provincia di Brescia, ha rischiato di far saltare in aria la propria abitazione con due ordigni esplosivi collocati sopra il tetto di casa. Il protagonista di questa vicenda, nella vita operaio, ha deciso di utilizzare due granate di artiglieria come ornamento. Una scelta che ha messo a repentaglio non solo la sua vita, ma anche quella dei suoi cari e di eventuali estranei di passaggio. Fortunatamente le forze dell'ordine, nella mattinata di martedì 3 settembre, sono intervenute scongiurando il peggio.
Le bombe inglesi sul tetto di casa e l'intervento degli artificieri
Sono stati i carabinieri della Compagnia di Breno e della Stazione di Capo di Ponte ad accorgersi di qualcosa di sospetto sul tetto del 56enne, decidendo di conseguenza di perlustrare l'appartamento dell'operaio. Una volta appurato che l'uomo stava utilizzando due granate per addobbare la propria abitazione, i militari hanno avviato le operazioni di smantellamento, attirando l'attenzione anche dei compaesani del proprietario di casa. I due ordigni poggiavano pericolosamente sulle tegole dell'abitazione. È stato necessario l'intervento degli artificieri, perché il proprietario ha dichiarato di non sapere se gli ordigni fossero o meno carichi, né di ricordarsi da chi le avesse ricevute. Gli uomini del Genio Guastatori dell’Esercito di stanza a Cremona, dopo aver svolto gli accertamenti sugli ordigni, hanno stabilito che si trattava di due granate di artiglieria Nato fabbricate in Inghilterra e risalenti alla fine degli '70. Alla fine le bombe sono risultate inefficaci, poiché prive della spoletta utile ad innescare la miccia: ma l'operaio rischia comunque una denuncia per l ospavento procurato.