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Brescia, ragazzino morto per un malore dopo essere stato dimesso: a processo cinque medici

Cinque medici dell’ospedale di Desenzano, in provincia di Brescia, dovranno rispondere davanti al giudice Marco Vommaro delle accuse di imperizia, negligenza, imprudenza e sbagliata diagnosi. Sono imputati al processo sulla morte del tredicenne Alessandro Barbieri, deceduto nel settembre 2015 cinque giorni dopo essere stato dimesso. Una morte che, secondo il sostituto procuratore di Brescia Erica Battaglia, poteva essere scongiurata.
A cura di Luca Giovannoni
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Inizia oggi, venerdì 20 settembre, il processo per accertare eventuali responsabilità sulla morte di Alessandro Barbieri. Il ragazzo tredicenne di Medole, in provincia di Mantova, è scomparso nel settembre del 2015 a causa di un malore, avvertito alcuni giorni dopo essere stato dimesso dall'ospedale di Desenzano. Tutto era cominciato dopo un improvviso attacco che aveva colpito il ragazzo, facendogli vomitare sangue mentre si trovava tra i banchi di scuola dell'Itis di Lonato, in provincia di Brescia. In seguito a quel malore, era stato ricoverato nella struttura ospedaliera, dalla quale però era stato dimesso. Cinque giorni dopo le dimissioni, appena rientrato a casa dopo una giornata trascorsa a scuola, Alessandro si era sentito nuovamente male ed era deceduto. Cinque medici – due pediatri del pronto soccorso, una pneumologa, un otorinolaringoiatra e un radiologo – dovranno adesso comparire di fronte al giudice del tribunale di Brescia Marco Vommaro, per rispondere delle accuse di imperizia, negligenza, imprudenza e sbagliata diagnosi.

La tesi del sostituto procuratore Erica Battaglia

Il decesso di Alessandro, secondo il sostituto procuratore di Brescia Erica Battaglia, poteva e doveva essere evitato. A quanto sostiene Battaglia, i medici si sbagliarono al momento della diagnosi, giudicando il rigurgito di sangue dipendente da un malore alle vie aeree. Non vennero effettuati tutti gli accertamenti del caso e Alessandro andò incontro a una morte prematura alla giovane età di 13 anni. Resta ancora tutto da chiarire: le cause del decesso non sono state accertate nemmeno dall'autopsia e solo dopo il processo si potrà avere un quadro più completo della vicenda. Intanto la famiglia di Alessandro attende che venga fatta chiarezza su una morte che anche secondo loro poteva essere evitata. Le prossime udienze sono previste per l'11 ottobre e l'8 novembre.

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