Brescia, piccola Iuschra: a quattro mesi dalla scomparsa continuano le indagini

Non si fermano le indagini sulla scomparsa della piccola Iuschra, la 12enne originaria del Bangladesh e affetta da autismo, svanita nel nulla lo scorso 19 luglio durante una gita a Serle, nel Bresciano. La Procura di Brescia ha infatti disposto nuovi accertamenti, in particolare sulle celle telefoniche: l'obiettivo è ricostruire il traffico delle chiamate nella zona dove è scomparsa la piccola quella mattina d'estate. Inoltre è stato interrogato di nuovo Enrico Ragnoli, l'uomo di 33 anni, ora in carcere per scontare una condanna per una rapina risalente al 2012, che ha dichiarato di aver incontrato la piccola Iuschra 24 ore dopo la sua scomparsa. Secondo la Procura la pista da approfondire in questo momento è quella del possibile rapimento, così come denunciato immediatamente dal padre della piccola, Mdliton Gazi. Nel frattempo l'uomo ha denunciato la Fondazione Fobap, Fondazione bresciana assistenza psicodisabili, responsabile dei ragazzi durante la gita fuori porta di quel giorno. Le indagini proseguiranno con altri interrogatori nei prossimi giorni a Serle: a capo dell'inchiesta i magistrati Donato Greco e Antonio Bassolino.
La scomparsa della piccola Iuschra
Iuschra, lo scorso 19 luglio, si trovava in gita assieme ad altri ragazzini disabili e con gli operatori della Fondazione Fobap sui monti del Bresciano, quando attorno a mezzogiorno, si sarebbe allontanata, scomparendo alla vista degli accompagnatori e facendo perdere le proprie tracce. Immediate le ricerche durate giorni, con l'ausilio di più di 150 persone tra vigili del fuoco, volontari e protezione civile che però non hanno dato i frutti sperati. Secondo il padre della 12enne, Mdliton Gazi, Iuschra sarebbe essere stata rapita, anche se al momento non ci sono indizi che confermerebbero questa ipotesi: "Sono convinto che sia stata rapita, portata via da qualcuno, ma non so da chi", aveva dichiarato il genitore della bimba.