Brescia, perse centinaia di mail con segnalazioni sospetti pazienti covid: colpa di problema tecnico
Centinaia di mail che indicavano pazienti con sospetti sintomi del coronavirus, inviate da medici di famiglia e pediatri della provincia di Brescia, sarebbero andate perdute a causa di un guasto al sistema regionale dedicato alla raccolta delle segnalazioni. Il caso è stato denunciato dal Giornale di Brescia: qualcosa è andato storto e molte segnalazioni sono scomparse. Il sistema regionale Mainf, dedicato alle segnalazioni di malattie infettive, fa parte del Sistema Informativo Socio-Sanitario (Siss), l’insieme delle applicazioni e delle infrastrutture informatiche presenti sul territorio lombardo, che comprende anche ospedali, cliniche, farmacie, che concorrono all’erogazione dei servizi socio-sanitari.
Brescia, scomparse mail di medici e pediatri che segnalavano potenziali casi sospetti
L'importanza delle segnalazioni da parte dei medici di medicina generale e dei pediatri per tenere sotto controllo i casi sospetti era stata evidenziata già lo scorso 28 gennaio, quasi un mese prima dell'inizio "ufficiale" dell'emergenza. L'ordine dei medici in una comunicazione spiegava che nel caso in cui il medico di famiglia o pediatra o medico di guarda medica fosse stato contattato da un paziente che riferisce sintomi respiratori (febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie) o di ritorno da viaggi in Cina o a contatto con caso accertato, sarebbe stato necessario "sincerarsi, anche assistendo alla chiamata, che il paziente contatti il numero unico 112 che organizzerà il trasporto presso una delle strutture ospedaliere con un reparto di malattie infettive" e "segnalare il caso all'ATS di competenza tramite il sistema di segnalazione online Mainf". Ma nel Bresciano per un guasto centinaia di queste segnalazioni sarebbero state perse o cancellate, facendo sparire dai "radar" dell'Ats potenziali infetti da monitorare.