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Brescia, non risponde al gip l’uomo che ha infettato con l’Hiv decine di ragazzi

Il 56enne arrestato la scorsa settimana con l’accusa di aver cercato di infettare decine di ragazzi con il virus dell’Hiv si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip di Brescia. L’uomo resta ai domiciliari.
A cura di F.L.
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Ha fatto scena muta davanti al giudice per le indagini preliminari di Brescia C.T., il 56enne arrestato negli scorsi giorni con l'accusa di aver cercato di infettare decine di giovani col virus dell'Hiv. L'uomo, sieropositivo da tempo dopo aver contratto il virus in seguito a un rapporto sessuale non protetto, avrebbe a sua agito deliberatamente per infettare quanti più giovani possibile, pagandoli di più per avere rapporti sessuali senza preservativo. Le sue "vittime" sono giovani tra i 16 e i 24 anni residenti a Brescia e provincia, ma anche in altre città, conosciuti in chat erotiche o in alcuni parcheggi.

L'uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere

Sarebbe stato lo stesso arrestato a comunicare il suo intento vendicativo agli agenti della polizia locale che la scorsa settimana lo hanno arrestato nel suo appartamento di Collebeato, nel Bresciano, dove hanno trovato anche il certificato medico con l'indicazione della sua malattia. L'interrogatorio di fronte al gip Giovanni Pagliuzza si è però concluso in pochi minuti, dal momento che il 56enne si è avvalso della facoltà di non rispondere. C.T. era entrato in tribunale mostrando il volto ai fotografi appostati, mentre all'uscita si è nascosto nel cappuccio della sua giacca. L'uomo è tornato nella sua abitazione, dove è agli arresti domiciliari.

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