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Brescia, morì per un catetere non funzionante al Civile: risarcimento di 750mila euro per la famiglia

A distanza di alcuni anni dalla morte di un anziano all’ospedale Civile di Brescia a causa del malfunzionamento di un catetere venoso centrale, alla famiglia dell’uomo è stato riconosciuto un risarcimento di 750mila euro. Tutti assolti della accuse invece i medici che lo ebbero in cura all’epoca dei fatti.
A cura di Chiara Ammendola
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Ospedale Civile di Brescia
Ospedale Civile di Brescia

È morto alcuni anni fa all'Ospedale Civile di Brescia, nel reparto di Nefrologia, l'uomo di 73 anni a cui è stato riconosciuto un indennizzo di 750mila euro. Soldi che verranno dati ovviamente ai familiari dell'uomo che, secondo quanto emerso, sarebbe deceduto per una forte perdita di sangue causata da uno shock emorragico. Ma alla base di ciò ci sarebbe stato un malfunzionamento del catetere venoso centrale, che l'uomo aveva attaccato: nella notte infatti il catetere avrebbe perso il tappo, provocando così una serie di malfunzionamenti e conseguenze cliniche che hanno poi portato alla morte dell'anziano. Restano ancora da chiarire quali siano i motivi che hanno portato alla rottura o al malfunzionamento del catetere, motivi che forse non si conosceranno mai, ecco perché il Civile ha raggiunto con la famiglia della vittima un accordo nel 2013 proprio per 750mila euro. Assolti invece i medici che avevano in cura l'uomo, per loro è arrivata anche la sentenza della Corte dei conti: non saranno coinvolti nel pagamento del risarcimento, interamente addebitato all'ospedale.

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