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Brescia, i sindaci leghisti disertano l’incontro con Mattarella: “Basta immigrati”

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato oggi in visita a Brescia. Polemica per la mancata presenza dei 23 sindaci leghisti della provincia per protestare contro l’arrivo di migranti e profughi nei loro comuni. Critico il governatore Maroni: “Era giusto esserci”. Intanto Salvini a Milano guidava la protesta contro il progetto di ospitare i migranti nella caserma Montello.
A cura di Valerio Renzi
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Oggi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato in visita a Brescia e, come avevano annunciato, i 23 sindaci della Lega eletti in tutta la provincia lombarda, hanno disertato l'incontro con al Teatro Grande in programma questa mattina. Una protesta contro le posizioni in materia d'immigrazione del Capo della Stato. In sala era presente Franco Clareti, sindaco del Carroccio ma dipendente del comune di Brescia come tecnico, che però non ha voluto indossare la fascia tricolore.

Maroni: "Sbagliato non esserci"

All'incontro anche il senatore bresciano Raffaele Volpi e il governatore Roberto Maroni. Quest'ultimo non ha esitato ha stigmatizzare il comportamento degli amministratori locali suoi compagni di partito. "Non sono d'accordo con Mattarella ma era giusto esserci", ha dichiarato.

Salvini guida la protesta anti immigrati a Milano

Mentre a Brescia andava in scena la protesta degli amministratori leghisti, il segretario Matteo Salvini era in piazza a Milano con il resto del centrodestra per protestare contro il piano del comune di Milano di ospitare i profughi nella caserma Montello. In piazza Salvini ha invitato i militari a disubbidire: “Anche l’esercito la pensa come noi, sento quotidianamente uomini delle forze armate che ne hanno le scatole piene e dicono: noi non ce la facciamo più. “Se siamo uniti non ci ferma nessuno, a qualche ordine sbagliato si può anche disubbidire”.

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