Brescia, i bracconieri uccidono un rarissimo uccello: Ibis eremita colpito da oltre 80 pallini
Si chiama "Ibis eremita" ed è un uccello migratore estinto da secoli in Europa a causa soprattutto della caccia di frodo. E sono stati proprio alcuni bracconieri a uccidere un esemplare di ibis che faceva parte di un programma europeo di reintroduzione della specie nel nostro Continente, voluto da Austria, Germania e Italia. La carcassa dell'animale è stata ritrovata dalle guardie venatorie del Wwf di Brescia nella località Angone a Darfo Boario Terme, in Val Camonica.
Le guardie si sono allarmate dopo aver notato che il trasmettitore Gps a energia solare di cui sono dotati gli uccelli segnalava Enno – questo il nome assegnato all'ibis, – fermo da 24 ore nella stessa posizione. Dopo averlo rintracciato la scoperta: l'animale era morto. La sua carcassa, sottoposta a radiografia, ha rivelato la presenza all'interno di oltre 80 pallini metallici, dovuti a una o più fucilate che hanno abbattuto l'uccello (qui un approfondimento su cosa significa "morire impallinati"). Si sono così rivelati inutili i servizi di vigilanza antibracconaggio che erano stati predisposti nelle ultime settimane da Wwf e Corpo forestale. L'uomo si è invece dimostrato ancora una volta il più acerrimo nemico dell'ibis eremita, di cui resistono allo stato selvatico circa 500 esemplari in Marocco e in Siria.