Brescia, è morto in Malesia il noto gallerista Luigi Armondi: era Cavaliere della Repubblica

Amava viaggiare, ma sopra ogni cosa amava l'arte, in ogni sua forma, tanto da trasformarlo in un lavoro svolto con passione e intraprendenza. Luigi Armondi era questo e tanto altro altro: se n'è andato all'improvviso a 69 anni durante uno dei suoi tanti viaggi in Malesia dove è stato colto da un improvviso malore che non gli ha lasciato scampo. Molto noto a Brescia dove gestiva una galleria a Palazzo Barboglio, Armondo insieme al socio Alberto Loda, gestiva la World Artist Catalogue, società che si occupa della compravendita di oggetti d'arte, in tutto il mondo.
Una lunga carriera nel mondo dell'arte
Una carriera quella nel mondo dell'arte iniziata negli anni '70 quando dopo l'università Armondi aveva dato vita alla rivista di settore, Pinxit grazie alla quale aveva guadagnato credito come professionista nel mondo della pittura. Successivamente, in qualità di critico d'arte ha collaborato con nomi noti del settore come Mina Gregori e Federico Zeri. Poi venne l'inizio della collaborazione con la Bolaffi, casa editrice d'arte con cui ha collaborato per un lungo periodo fino alla fine degli anni '80. Una passione che lo aveva portato a compiere innumerevoli viaggi, fondamentali per la ricerca di continue forme d'arte di cui poter parlare ai suoi clienti: amava la pittura, la scultura e anche i gioielli. Qualche anno fa era arrivata anche la nomina a Cavaliere della Repubblica italiana.