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Brescia, duplice omicidio: si indaga nella vita privata della coppia

Il giorno dopo l’esecuzione di Francesco Seramondi e di Giovanna Ferrari, uccisi nel loro locale aperto fino a notte fonte nel quartiere della Mandolossa a Brescia, gli investigatori sono a lavoro per capire chi e perché abbia freddato in pieno giorno i due coniugi.
A cura di Va.Re.
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Il giorno dopo l'esecuzione di Francesco Seramondi e di Giovanna Ferrari, uccisi nel loro locale aperto fino a notte fonte nel quartiere della Mandolossa a Brescia, gli investigatori sono a lavoro per capire chi e perché abbia freddato in pieno giorno i due coniugi. Ieri per ore la scientifica è stata a lavoro nel locale "Da Frank", facendo rilievi e cercando indizi. Unica certezza al momento l'arma del delitto: un fucile a canne mozze che non ha lasciato scampo alle vittime, Giovanna morta sul sul colpo e il marito deceduto dopo una corsa disperata in ospedale.

La coppia aveva più volte denunciato lo spaccio fuori al proprio locale, aperto fino a tarda notte e punto di riferimento della vita notturna della zona, frequentato da moltissimi giovani che prima di rientrare a casa si fermavano per un ultimo giro o mangiare qualcosa. La Mandalossa è una zona conosciuta per spaccio e prostituzione, ma per gli inquirenti il movente del duplice omicidio andrebbe ricercato "in una direzione diametralmente opposta".

Gli inquirenti stanno infatti passando al setaccio la vita privata della coppia, reduce da alcuni investimenti e imprese commerciali non andate a buon fine, che gli avevano portati anche in una situazione di grande difficoltà economica. Per gli inquirenti ad eseguire l'omicidio non sarebbero stati killer professionisti o criminali incalliti, ma qualcuno che si sarebbe improvvisato.

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