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Brescia, bomba a mano trovata all’esterno di una banca: indagano i carabinieri

Questa mattina una bomba a mano, un residuato di guerra, è stata trovata all’esterno di una filiale della Banca Popolare di Vicenza a Brescia. La bomba è stata poi rimossa e la filiale è stata aperta normalmente. Sul caso indagano i carabinieri: probabile che si tratti di un gesto legato allo scontento per le cattive condizioni in cui versa l’istituto di credito.
A cura di F.L.
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Un ordigno bellico, nello specifico una bomba a mano, è stata trovata questa mattina davanti a una filiale della Banca Popolare di Vicenza a Brescia. La bomba, del tipo solitamente utilizzato nelle esercitazioni militari, era incastrata nella maniglia di una delle porte dell'istituto di credito, che si trova in via Triumplina. A notarlo è stato lo stesso direttore della banca, una volta giunto sul luogo di lavoro e sollevata la saracinesca.

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Il direttore ha subito dato l'allarme. Sul posto sono giunti gli artificieri dei carabinieri, che hanno identificato la natura dell'ordigno, un residuato bellico, e iniziato le indagini su chi possa averlo posizionato fuori dalla banca e soprattutto per quale motivo. Tra le tante ipotesi che circolano in queste fasi iniziali dell'indagine, la pista politica sembra al momento priva di consistenza. Più probabile invece che il gesto sia in qualche modo collegato alle cattive condizioni in cui versa l'istituto di credito, coinvolto nella crisi che ha visto "bruciare" milioni di euro di tanti piccoli risparmiatori che avevano sottoscritto azioni della banca vicentina. Forse qualcuno tra loro ha voluto manifestare in maniera eclatante il proprio scontento.

Intanto, dopo l'intervento dei carabinieri, l'allarme è rientrato e la filiale bresciana della banca è stata aperta normalmente.

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