Brescia, attimi di terrore a scuola: una finestra si stacca dal muro e sfiora due bambine
Una tragedia sfiorata a Polevano, in provincia di Brescia, dove nella mattinata di lunedì 23 settembre una finestra, dopo essersi staccata dal muro, è crollata sfiorando due bambine che miracolosamente ne sono uscite illese. Il cedimento strutturale csi è verificato intorno alle 10.30, durante la ricreazione di metà mattina, in un'aula della scuola primaria "Oriana Fallaci" di Polevano. Nel momento in cui è stata aperta la finestra per far circolare l'aria in classe durante l'intervallo, l’infisso si è staccato dal suo cardine ed è finito a terra sfiorando le due giovanissime studentesse di 10 anni. Immediato l'intervento di operai specializzati per riportare la situazione alla normalità nel minor tempo possibile, rimuovendo le macerie dall'aula per rendere nuovamente agibili gli spazi e proseguire con l'attività scolastica. Le due bambine coinvolte non hanno riportato conseguenze, ma sono state comunque trasportate dai rispettivi genitori al pronto soccorso cittadino per gli accertamenti del caso.
Le proteste dei genitori
Le reazioni della comunità e dei genitori non si sono fatte attendere. La madre di una delle studentesse è anche un consigliere comunale di opposizione, Alessandra Collicelli: è lei che ha dato notizia dell'episodio sfogando la sua indignazione sui social network attraverso una nota apparsa sul gruppo "Uniti per Polevano": "È normale che una finestra si stacchi dal muro? – si legge nelle parole di Collicelli – È normale che non si sia provveduto alla immediata messa in sicurezza dei locali e alla loro verifica? È normale che dei bambini di 10 anni debbano stare in una classe con un ‘buco tappato con dei fogli' con il rischio che affacciandosi possano precipitare? (Parliamo di un terzo piano) Ma, soprattutto – aggiunge la mamma consigliera – è normale che il primo ed unico sopralluogo venga effettuato perché una delle mamme coinvolte sia andata dai carabinieri per capire cosa si poteva, anzi no, cosa si doveva fare?". Parole di denuncia che non lasciano troppo spazio a fraintendimenti: la responsabilità, secondo Collicelli, è tutta da attribuire all'amministrazione comunale.
