Brescia, arrestati due carabinieri: sono accusati di corruzione e concussione
Due carabinieri di Brescia sono stati arrestati con l'accusa di corruzione e concussione. A loro, il comandante del Nucleo ispettorato del lavoro e un appuntato, sono stati concessi i domiciliari su ordinanza di custodia cautelare. I due avrebbero offerto un servizio di monitoraggio più leggero in determinati esercizi commerciali nell'ambito della ristorazione in cambio di consumazioni o altri beni (sembra però escluso il pagamento monetario). Con loro, ai domiciliari sono finiti anche un imprenditore e un militare in pensione.
Controlli soft in cambio di consumazioni
L'atteggiamento dei due carabinieri non sarebbe nato e stato sviluppato durante il periodo di lockdown a cui tutta Italia è stata sottoposta, bensì tra il 2018 e il 2019. Secondo quanto ricostruito, in circa 20 occasioni i due militari in servizio avrebbero utilizzato il modus operandi precedentemente descritto in diversi bar e locali notturni, molti dei quali appartenenti proprio all'imprenditore di 33 anni arrestato a sua volta per corruzione. I gestori dei locali si sarebbero serviti del militare in pensione, ora attivo nel settore della sicurezza sul lavoro. Questi avrebbe suggerito ad alcuni dei suoi clienti come comportarsi in caso di controllo da parte dei suoi due ex colleghi dell'Arma. A sua volta, l'ex militare avrebbe ricevuto in cambio, come il comandante e l'appuntato, consumazioni e altro genere di beni. Ai due carabinieri operativi sul territorio bresciano viene anche contestata la truffa per una serie di irregolarità messe a punto per ottenere indennità ingiustificate.