Brescia, ai domiciliari l’uomo che ha ucciso il figlio: “Legittima difesa”
Va agli arresti domiciliari Franco Zucca, il 72enne che martedì scorso ha ucciso il figlio Sergio di 40 anni a Brescia. Il gip del tribunale Paolo Mainardi non ha convalidato il fermo e ha disposto, appunto, gli arresti domiciliari. Zucca ha colpito prima con una martellata in testa il figlio e poi lo ha finito con una coltellata all'addome. L'omicidio si è consumato nell'appartamento al quarto piano di una palazzina in cui i due vivevano assieme. Il giudice ha accolto la tesi dei difensori dell’aggressore, secondo la quale si sarebbe trattato di legittima difesa. Il padre, che ha riportato ferite alle mani e contusioni sul corpo, si sarebbe difeso dall'aggressione del 40enne. Sembra che il coltello usato per l'omicidio lo avesse il figlio quando è arrivato a casa del genitore. Sergio Zucca, dopo essere stata colpito, aveva provato a scappare in strada, ma si era accasciato al suolo poco lontano dalla porta di ingresso dello stabile.
Dopo l’omicidio il padre aveva chiamato i carabinieri – Era stato il padre a chiamare i carabinieri, ai quali aveva consegnato il martello e il coltello usati per uccidere. “Mi ha aggredito e ho dovuto difendermi”, così aveva detto subito il 72enne Franco Zucca nel corso dell’interrogatorio di convalida nel carcere di Brescia. La vittima, padre di due figli di 16 e 20 anni, aveva alle spalle una serie di denunce per danneggiamenti e pare che negli ultimi tempi avesse iniziato a importunare l’ex moglie. E anche le tensioni tra padre e figlio duravano ormai da anni. L’uomo era tornato a vivere insieme al padre dopo la separazione dalla moglie e, stando a quanto riportano le cronache locali, da tutti viene descritto come una persona quantomeno problematica. Pare soffrisse di disturbi psicologici ma che si rifiutava di prendere medicinali nonostante gli sforzi di suo padre.