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Bocconi al via i test d’ingresso. E può entrare solo chi a scuola ha la media dell’8

L’Università Bocconi apre le sue porte in anticipo, riservando agli studenti più talentuosi la possibilità di poter svolgere il test d’ingresso già al quarto anno della scuola superiore. Per partecipare serve un unico requisito: avere la media dell’8.
A cura di Federica Gullace
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L’università Bocconi apre le sue porte in anticipo, riservando agli studenti più talentuosi la possibilità di poter svolgere il test d’ingresso già al quarto anno della scuola superiore. Una media minima dell’8 e le idee chiare sul proprio futuro e il gioco è fatto: è questa la decisione annunciata durante l’iniziativa "Scopri il tuo talento" nei tre giorni di orientamento dedicata ai corsi e alla descrizione della vita di Campus, attraverso cui la prestigiosa università di via Sarfatti si rivolge direttamente a quegli studenti che sono ancora lontani dalla maturità ma che hanno già le idee chiare sul loro futuro. Insomma, una strada per dare ai propri studenti la possibilità di organizzarsi con un anno di anticipo, e soprattutto per avere una maggiore concorrenza con le università rivali in ambito internazionale. Ma l’ateneo rassicura, le date delle prove di febbraio e maggio, rivolte agli studenti di quinta, verranno mantenute.

Prima della Bocconi, la Statale, Bicocca e Politecnico

La Bocconi non è però la prima tra le università milanesi ad attivare iniziative di questo tipo. Già il Politecnico, infatti, da tempo si rivolge agli studenti del quarto anno per i test di ingegneria, dove non c’è un vero e proprio numero chiuso. Idem in Bicocca, dove le prove d’ammissione sono state anticipate. Mentre in Statale, da quest’anno, si è deciso di anticipare da settembre a maggio molti dei test orientativi, cioè le prove aventi l’obiettivo di capire se la scelta fatta è quella giusta. Come ha spiegato il prorettore per la didattica alla Statale Giuseppe De Luca, "il nostro obiettivo è quello di ridurre il numero di abbandoni e quello dei fuori corso. Tutti gli studi in merito spiegano che si tratta di fenomeni legati a scelte scarsamente consapevoli. Anticipando questi test, diamo agli studenti la possibilità di capire meglio qual è il percorso di studi più adatto per loro e l’opportunità di modificare per tempo le proprie scelte". Ora, ciò che manca sapere è la sorte dei test nazionali, per i quali l’ultima parola spetta al ministero, che dovrà decidere il giorno in cui si dovranno fare le prove in tutto il Paese.

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