Blitz al Liceo Parini durante il concerto di Natale: svastiche e computer distrutti
Durante il concerto di Natale ignoti si sono introdotti nelle aule dello storico liceo classico di Parini in via Goito, vergando svastiche sui banchi e sui muri, assieme a slogan come ‘Dux Nobis' e distruggendo diversi computer e arredamenti dei laboratori. I vandali si sono concentrati in particolare su tre aule, dove gli ignoti visitatori si sono accaniti anche contro registri, vocabolari.
Il preside del Parini: "Episodio inquietante"
Sulla temporalità del blitz non ci sarebbero dubbi, così come sulla matrice ideologica degli autori. Durante la notte ci sono gli antifurti inseriti e un custode, per questo tutto sarebbe accudito durante la festa di Natale dell'istituto. Un episodio che il preside Giuseppe Soddu definisce come "inquietante" e "inaccettabile", chiarendo di star conducendo un'indagine interna.
Gli studenti: "Non sottovalutare, non è solo vandalismo"
Gli studenti dal canto loro, scoperto l'accaduto si sono riuniti in assemblea. "Si è parlato di danno all’immagine della scuola, tutti, a ragione, si sono indignati. Senza ragione però, si sono stupiti. Si è anche detto che certamente le scritte fasciste sono da considerarsi meno importanti dei computer lanciati dei gabinetti o delle verifiche stracciate, secondo noi sono due chiari segnali, e che siano collegati li rende ancora più indicativi", scrivono gli studenti del Collettivo Rebelde.
"Con uno scenario del genere senza rispetto o memoria per la società e per la scuola, non stupisce che dei ragazzetti senza rispetto né memoria abbiano fatto ciò e scelto proprio come portatore delle loro bravate il fascismo: schierandosi non con un’idea politica, ma con i prepotenti e i violenti. – proseguono quelli del Collettivo – La devastazione delle classi e le scritte sono, secondo noi, di eguale importanza perché sottolineano quanto ancora una volta si stiano insinuando tra i giovani l'ignoranza e il dis-rispetto per la comunità a favore del singolo.
L’importanza della scuola è centrale per colmare l’ignoranza e insegnare il rispetto e formare cittadini consapevoli e che ripudiano il fascismo in ogni sua forma. Da oggi ancora di più ci sentirete parlare di antifascismo".