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Bimba di due anni uccisa a Cremona: il padre le ha comprato dei lecca-lecca poi l’ha colpita

Continua il lavoro degli investigatori per cercare di ricostruire quanto accaduto la mattina di sabato 22 giugno a Cremona, teatro dell’omicidio della piccola Gloria, la bimba di due assassinata dal padre. L’uomo in stato di arresto continua a proclamarsi innocente ma nuovi elementi porterebbero a individuare come movente dell’assassinio la vendetta nei confronti della moglie che lo aveva lasciato.
A cura di Chiara Ammendola
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Kouao Jacob Danho e la figlia Gloria
Kouao Jacob Danho e la figlia Gloria

Continua a proclamarsi innocente Kouao Jacob Danho accusato di aver ucciso la figlia di soli 2 anni. L'uomo continua a ripetere, dall'ospedale dove si trova dal giorno dell'arresto, di essere stato aggredito, vittima di una rapina nella quale a rimanere uccisa sarebbe stata proprio la piccola Gloria, versione che finora non ha trovato riscontro e che appare un racconto inverosimile come confermato dai carabinieri di Cremona. Le indagini dei militari proseguono senza sosta da giorni per cercare di ricostruire cosa sia accaduto in quelle ore precedenti alla morte della bimba che si trovava col padre per trascorrere con lui la mattina prima di ritornare dalla madre nella struttura protetta dove erano ospiti dal mese di febbraio. Quel giorno gli era infatti stato concesso di vedere la figlia e di poterla portare via per alcune ore, al contrario di quanto era accaduto nei mesi precedenti dove aveva potuto vederla solo nella struttura per poche ore sotto l'occhio vigile degli assistenti sociali: si era comportato bene il 37enne originario della Costa d'Avorio, forse tanto da guadagnarsi un giorno con la figlia alla quale aveva comprato anche dei lecca-lecca prima di rientrare nel piccolo appartamento di Cremona, al civico 4 di via Massarotti, dove viveva da appena un mese. Dei lecca-lecca prima dell'omicidio. Cosa sia accaduto una volta in casa è ancora da chiarire: gli inquirenti stanno lavorando su quello che potrebbe essere il movente dell'efferato delitto.

Kouao Jacob si sarebbe vendicato della moglie che lo aveva lasciato

Kouao Jacob era cambiato, secondo quanto raccontato dalla moglie Isabelle Audrey, che lo scorso 22 febbraio l'aveva denunciato al termine di una lite nella quale aveva riportato la lesione a un timpano: "Era diventato un uomo violento – ha raccontato la donna agli inquirenti – era cambiato". Eppure mai avrebbe pensato che il 37enne potesse rivolgere la sua violenza nei confronti della piccola verso la quale era sempre stato affettuoso e amorevole: "Le faceva sempre regali, le voleva bene", ha raccontato ancora sotto shock la donna. A lei è rivolto un messaggio trovato dai carabinieri dietro un calendario con la fotografia di Gloria che recita: "Audrey vivi senza di noi… anche Gloria non è mai stata amata né da te né da tuo padre e tua madre. Aspetta la compensazione per diventare ricca". Una messaggio che apre la pista al movente della vendetta di Kouao nei confronti della compagnia rea, secondo l'uomo, di aver distrutto la famiglia abbandonando il tetto coniugale e rifiutandosi di tornare a casa, dopo quel violento litigio che aveva portato la donna a denunciarlo e che era nato dopo la scoperta da parte di Isabelle che l'uomo aveva nel suo paese d'origine altri figli e forse anche altre due compagne.

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