Bergamo, volantini neonazisti sulle auto, a casa croci celtiche e foto di Hitler: arrestato 22enne
È stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e denunciato per istigazione all'odio razziale dalla polizia di Bergamo il ragazzo di 22 anni trovato in possesso di materiale neonazista: il giovane è stato fermato per un controllo la sera del 13 febbraio scorso dalla Digos mentre in una zona limitrofa a un parco della città di Bergamo era intento a lasciare volantini neonazisti sulle auto parcheggiate. Il 22enne, incappucciato, si è opposto ai controlli ed è stato così arrestato per resistenza a pubblico ufficiale: perquisito, aveva addosso un coltello di 22 centimetri. Alla polizia di Bergamo erano giunte numerose segnalazioni proprio circa la presenza di volantini inneggianti all'odio nella zona di Redona, da qui la decisione della Digos di iniziare dei controlli per capire chi vi fosse dietro quei volantini.
Numerosi i viaggi in Croazia: legami con gli ultras della Dinamo Zagabria
Il 22enne, diplomato ma senza un lavoro, viveva a casa con i genitori a Bergamo: nel suo passato non vi sono precedenti penali ma una profonda passione per il calcio e la squadra croata della Dinamo Zagabria di cui è tifoso che lo ha portato ad avvicinarsi al mondo degli ultras croati. Lui stesso avrebbe ammesso di saper parlare perfettamente sia russo che croato oltre che l'italiano e di essere stato in Croazia diverse volte: ed è proprio sui suoi contatti con gli ultras e i suoi frequenti viaggi in Croazia che dovranno fare luce le indagini. Durante la perquisizione nell'appartamento dove vive inoltre, gli agenti della Digos hanno trovato proiettili vuoti, volantini inneggianti al predominio della razza bianca e all'odio razziale, facce di Hitler e un volantino inneggiante all'uccisione di Greta Thunberg scritto in croato, la giovane attivista che ha dato vita al movimento internazionale Friday’s For Future.
Si indaga sul movimento Forza di liberazione europea
Secondo quanto ipotizzato dalla Digo è probabile che il 22enne si fosse avvicinato a dei movimenti neonazisti e xenofobi europei e che stesse dando vita a un suo personale movimento: i volantini sarebbero stati infatti prodotti e stampati da lui così come il resto del materiale ritrovato in casa. Stando a quanto riportato in conferenza stampa dal questore di Bergamo, Maurizio Auriemma sui volantini lasciati sulle auto ci sarebbe il riferimento a una sigla "Forza di liberazione europea", finora mai riscontrata in Italia e nei principali paesi d'Europa e per questo sotto la lente d'ingrandimento.