Bergamo, tracce di rutenio radioattivo nell’aria: nessun pericolo, ma verifiche in corso
Rutenio radioattivo nell'aria di Bergamo. La centralina dell'Arpa installata nel centro della città ha rilevato tracce del raro metallo nei campioni prelevati tra venerdì e lunedì. La concentrazione del rutenio è così bassa che non desta alcuna preoccupazione per l'ambiente, per gli animali e per gli esseri umani. In ogni caso i tecnici dell'Arpa della Regione Lombardia stanno compiendo ulteriori analisi e anche l'Ispra, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, è stata allertata. Stando ai risultati delle prime analisi sembra che il rutenio trovato nell'aria possa essere il risultato di un incenerimento accidentale, ma non derivato però da combustibile nucleare esaurito.
Tracce di Ru-106 nell'aria di Bergamo: potrebbe provenire dall'est Europa
Così si legge in un comunicato diffuso da Arpa Lombardia: "Tracce di modeste concentrazioni dell'isotopo Ru-106 (Rutenio 106), un radionuclide utilizzato, ad esempio, in medicina per il trattamento tramite irradiamento di malattie oncologiche. Questo il risultato dell'analisi del campione prelevato tra venerdì 29 settembre e lunedì 2 ottobre nei territori di Milano e Bergamo". Stando a quanto riporta sempre l'Arpa, "nella serata di ieri 2 ottobre sia la Repubblica Ceca (Praga) che l'Austria (Vienna) hanno confermato la presenza dell'isotopo. Presenza confermata nella mattinata di oggi anche da Arpa Friuli Venezia Giulia e da Austria, Svezia, Polonia, Norvegia e Svizzera". Probabilmente, dato confermato anche dal servizio meteo di Arpa, le deboli tracce d RU-106 provengono proprio dall'est Europa.