Bergamo, sembrava un malore ma era un proiettile nella nuca: morto 43enne
Alcuni giorni fa Roberto Pantic, un nomade 43enne di origine croata ma nato in Italia, che viveva con la sua famiglia in un camper da qualche giorno posteggiato nelle campagne tra Calcio, Antegnate e Cividate al Piano, nel Bergamasco, era stato ritrovato dai suoi cari nel letto, senza la forza di alzarsi. L’uomo, sdraiato nella sua cuccetta accusava un fortissimo dolore alla nuca, e la moglie e i figli avevano subito pensato a un malore, probabilmente un ictus. Chiamati i soccorsi, gli uomini del 118 hanno caricato Pantic sull’ambulanza, e durante la corsa verso l'ospedale hanno fatto la scoperta: l'uomo era stato colpito da un proiettile alla nuca.
Inutili i tentativi di rianimarlo
I tentativi di rianimarlo sono stati inutili, perché il colpo, esploso da una calibro 9, è stato letale. Pantic, senza alcun precedente penale, risiedeva in quel campo assieme alla compagna e ai loro dieci figli da circa una settimana e nessuno si capacita di come sia potuto accadere. Nonostante la famiglia si mantenga con l'elemosina e risieda ufficialmente a Torino, erano molto conosciuti nella provincia di Bergamo. Ora, mentre la Procura ha aperto un'inchiesta per omicidio a carico di ignoti, resta difficile per gli inquirenti riuscire a stabilire il movente del delitto: secondo le prime ricostruzioni, sarebbero diversi i colpi esplosi nella notte tra sabato e domenica contro il camper, ma nessuno pare essersi accorto di nulla. Adesso si indaga per stabilire se si sia trattato di un regolamento di conti, anche se i Pantic non hanno mai avuto particolari problemi con i residenti.