“I ne..i non entrano”: ragazzi cacciati dal Costez Nikita, la discoteca licenzia i buttafuori
"Quelli come voi la discoteca non li vuole. I ne..i non li faccio entrare". È la frase che alcuni ragazzi di origine africana si sono sentiti rivolgere la sera di sabato 4 gennaio dal buttafuori all'ingresso della discoteca Costez Nikita di Grumello sul Monte, Bergamo. Un episodio di razzismo denunciato da una ragazza che era presente, la studentessa bergamasca Maia Scarpellini, che ha scatenato una bufera di critiche online e costretto la discoteca a prendere le distanze e scusarsi. Contattato da Fanpage.it, il locale ha confermato di aver interrotto ogni rapporto con la società che si occupava della sicurezza.
"Non è una serata per voi, i ne..i non li faccio entrare": episodio di razzismo in una discoteca a Bergamo
"Io e quattro miei amici, tre ragazzi di origine africana e la mia amica sudamericana, stati fermati all'entrata della discoteca" è il racconto di Maia. L'addetto alla security li avrebbe bloccati dicendo: "Scusate ragazzi ma questa non è una serata per voi". Quando i diretti interessati hanno chiesto se fosse una questione razziale, si sono sentiti rispondere senza mezzi termini: "Sì, se la mettete così si, io i ne..i non li faccio entrare".
Il locale si è scusato e ha interrotto il rapporto con i buttafuori: "Estranei a ogni forma di razzismo"
"Siamo molto agguerriti e delusi", spiega ora la studentessa, che con i suoi amici ha deciso di portare avanti "una battaglia contro ogni atto di razzismo". Dopo la denuncia dell'accaduto sui social, il locale è stato sommerso dalle critiche e dai commenti negativi, tra cui quelli di altri clienti che hanno detto di aver vissuto in passato esperienze simili. La discoteca ha quindi risposto con una nota in cui assicura che "Costez Nikita è dispiaciuta per l’accaduto e combatte da sempre contro qualsiasi atteggiamento discriminatorio". Il locale "non condivide ed è del tutto estranea ad ogni forma di razzismo e/o di discriminazione" e annuncia di aver deciso "di interrompere ogni rapporto con la società che gestisce il servizio di ingresso presso il nostro locale, pertanto ci dissociamo dall’episodio, né mai la direzione ha dato indicazioni di tal genere come sembrerebbe emergere".