Bergamo, quattro trapianti in 24 ore all’ospedale Papa Giovanni XXIII: operata pure bimba di un anno
Un risultato importante per i medici dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. La scorsa settimana, tra martedì 24 e mercoledì 25 settembre, sono stati effettuati quattro trapianti d'organo in 24 ore: un record che ha avuto inizio alle prime ore del 24 settembre per terminare alla stessa ora del giorno successivo. Una giornata intera per trapiantare quattro pazienti: un uomo di 53 anni e una bambina di un anno trapiantati di fegato, e un 44enne e una 34enne trapiantati di rene.
I due trapianti di fegato
Il primo dei quattro pazienti a entrare in sala operatoria è stato un 53enne con una grave compromissione della funzionalità epatica. Il trapianto di fegato è stato realizzato dai chirurghi Marco Zambelli e Annalisa Amaduzzi, che hanno lavorato insieme agli altri specialisti fino alle 11 di mattina per trapiantare l'organo prelevato in piena notte in un altro ospedale lombardo. In contemporanea con il primo intervento, altri due medici, Stefania Camagni e Gianluca Baronio, sono partiti verso un ospedale, questa volta non lombardo, per un secondo prelievo di fegato destinato a una bambina di un anno. La seconda operazione è cominciata intorno alle 13 per poi concludersi in modo positivo circa otto ore più tardi.
I due trapianti di rene
Il terzo paziente trapiantato è un uomo di 44 anni, che ha iniziato l'operazione intorno alle 16, quando la bambina di un anno si trovava ancora nel pieno dell'intervento che le avrebbe donato un nuovo fegato. Il 44enne necessitava invece di un rene sano, che in questo caso è stato prelevato nello stesso ospedale dove è avvenuto il trapianto condotto con successo dai medici Giovanni Rota e Annalisa Amaduzzi, quest'ultima impegnata anche nel corso della prima operazione. L'ultimo intervento, il quarto, è stato invece eseguito su una paziente di 35 anni, che ha ricevuto l'altro rene del medesimo donatore del trapianto precedente. Anche in questo caso in sala operatoria erano presenti i chirurghi Annalisa Amaduzzi e Giovanni Rota, come sempre accompagnati dall'equipe di anestesisti, strumentisti e infermieri.
Un grande lavoro di squadra
All'ospedale Papa Giovanni XXIII si respira un'aria di grande soddisfazione per questa speciale "maratona" di trapianti. “Tutta l’équipe è stata impegnata per 24 ore, chi nelle sale operatorie di altri ospedali a prelevare gli organi, chi nelle sale operatorie dell’Ospedale di Bergamo per eseguire i trapianti – ha commentato Michele Colledan, che a Bergamo è anche direttore del Dipartimento insufficienza d’organo e trapianti -. Allo stesso tempo abbiamo portato avanti la nostra normale attività ambulatoriale e in reparto. Fondamentale è stata anche tutta l’organizzazione ospedaliera, che ci ha consentito di lavorare al meglio, mettendoci a disposizione tutto quello di cui abbiamo avuto bisogno, dal sangue per le trasfusioni ai posti letto in terapia intensiva. È stato un grande lavoro di squadra".