Bergamo, patrigno ucciso: dal ragazzo 9 coltellate per uccidere la vittima
Nove coltellate: Vladislav Turcan, il ragazzo che ha ucciso a Bergamo il patrigno e ha ferito suo madre, ha inferto nove coltellate all’uomo, Giuseppe Grillo, 40 anni. Fatale è stata solo una di queste nove coltellate, quella con la quale ha colpito la vittima all’altezza dell’arteria ascellare. La ferita ha provocato anche la pozza di sangue che è stata ritrovata attorno al corpo della vittima. Questo è quanto emerso dall’autopsia che è stata eseguita all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
L’esame autoptico ha mostrato che sono stati fatali i colpi dati con due diversi coltelli e non la martellata inflitta dal ragazzo al patrigno, come ipotizzato in un primo momento. Il colpo dato con il martello era stato talmente forte da far spezzare il manico dello stesso oggetto.
La madre del ragazzo, 41enne moldava, è stata sottoposta a un intervento alle mani e al torace: l’operazione è andata bene e le sue condizioni sono in miglioramento. Dovrebbe guarire nel giro di una quarantina di giorni. La donna sarà ascoltata prossimamente dal pm Emanuele Marchisio per capire quali motivi avrebbero spinto al ragazzo a compiere questo gesto.
Questa mattina si terrà l’interrogatorio di convalida in carcere di Vladislav, accusato di omicidio con l’aggravante della premeditazione. Il ragazzo, testimoniando in questura, aveva confessato il delitto e aveva raccontato di aver discusso con la madre per via dei cani. Vladislav ha anche detto che temeva di essere aggredito dal patrigno e gli investigatori stanno cercando di capire se è vero che la vittima lo aveva picchiato in passato.