Bergamo, medico uccisa mentre soccorreva un uomo: l’assassino a processo

La sera dell’8 settembre 2013, il medico Eleonora Cantamessa veniva uccisa da un’automobile mentre soccorreva un uomo in strada. Era tutto iniziato con una rissa tra immigrati, conclusasi col ferimento di un uomo, Baldev Kumar. La donna, che in quel momento era per caso, lì, in auto, accompagnata da un amico, non esitò a prestare soccorso. Scesa dall’auto, mentre chiamava il 112 e cercava di gestire la situazione, una golf grigia che arrivava a tutta velocità travolgeva lei e tutti i presenti riunitisi attorno al ferito, investendola e uccidendola. A bordo di quella vettura, si trovava Vicky, fratello di Kumar, rimasto anch'egli ucciso. Secondo l’accusa, avrebbe investito volontariamente la donna e il capannello di persone intorno, credendo che tra quella gente ci fossero anche i rivali appena affrontati nella sanguinosa rissa.
Passato un anno e mezzo dall’evento, al Tribunale di Bergamo si celebra il processo: l’indiano Vicky è accusato di duplice omicidio. Durante la sentenza, è stata ascoltata l'ultima telefonata che la dottoressa Cantamessa fece al 112 chiedendo i soccorsi: "Sono Cantamessa, sono a Chiuduno, c'è una macchina con della gente che sta picchiano un ragazzo per terra. Sono un medico. Adesso mi fermo a vedere il ragazzo, ma ho paura che diano anche a me una sbarra in testa. Torna indietro, Luca, che io devo andare a vedere". Poi la comunicazione si interrompe all'improvviso. Secondo la difesa l'uomo avrebbe solo perso il controllo del mezzo, agitato forse per la rissa appena conclusasi. Vichy ora rischia l'ergastolo, considerando le aggravanti da aggiungersi alla già pesante accusa di duplice omicidio, ovvero l'aver travolto un medico nell'esercizio della sua professione e il legame di parentela col fratello Kumar.