Bergamo, abusi sulla figlia 12enne e la nipote di 8 anni: chiesta condanna per un artigiano 50enne
Le accuse sono pesantissime: abusi sessuali sulla figlia di 12 anni e sulla nipotina, una bimba di otto anni. Per questo un uomo di 50 anni residente nella Bassa bergamasca rischia 16 anni di carcere. È l'entità della condanna chiesta dal pubblico ministero di Bergamo Gianluigi Dettori nel corso del processo che vede imputato il cinquantenne con l'accusa di violenza sessuale su minori. Gli episodi contestati all'uomo risalgono a diversi anni fa e sarebbero avvenuti nella casa di famiglia del cinquantenne. Stando a quanto ricostruito dall'inchiesta l'artigiano approfittava dei momenti in cui la moglie usciva per andare al lavoro per abusare delle due minorenni, costringendole tra le altre cose a toccarlo nelle parti intime e compiendo anche altre violenze.
La sentenza è attesa per il 19 dicembre
L'inchiesta era partita nel 2016, dopo che la figlia dell'artigiano era stata ricoverata in una struttura specializzata per curare una grave forma di anoressia che l'aveva portata a perdere 30 chili. Durante il ricovero la ragazza era riuscita a parlare con altre pazienti e a trovare il coraggio di rivangare il suo passato, denunciando gli abusi. Il padre della ragazza ha sempre respinto tutte le accuse. Nel processo in corso la figlia, oggi maggiorenne, si è costituita parte civile chiedendo un risarcimento di 100mila euro per i danni subìti. Adesso però spetterà ai giudici mettere un primo punto fermo sulla vicenda, stabilendo se tutte le gravi accuse abbiano o meno fondamento: la sentenza del processo è attesa per il 19 dicembre.