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Bergamo, abusi su figlia 12enne e nipote di 6 anni: condannato a 13 anni artigiano 50enne

Il 50enne artigiano a processo per abusi su minori è stato condannato a Bergamo a una pena di 13 anni di reclusione. La sentenza è arrivata ieri, 19 dicembre. L’uomo avrebbe compiuto violenze nei confronti della figlia di dodici anni e della nipote di sei. A raccontare l’accaduto la 12enne dopo un ricovero in ospedale.
A cura di Alessia Rabbai
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Condannato a 13 anni di reclusione il 50enne artigiano, ritenuto responsabile di aver abusato della figlia dodicenne e della nipotina di sei anni. Questa la decisione del giudice nei confronti dell'uomo sotto processo a Bergamo, nei confronti del quale il pubblico ministero Gianluigi Dettori aveva chiesto una pena di 16 anni. La sentenza è arrivata ieri, mercoledì 19 dicembre Il 50enne, assistito dal suo legale, ha sempre respinto le accuse, sostenendo che di non aver mai fatto nulla di male alle due bambine. I fatti risalgono a qualche anno fa, tra il 2011 e il 2012. Secondo ricostruito nell'inchiesta, l'uomo avrebbe abusato in primis della figlia poi, poco più di un anno dopo, anche della nipote. Approfittava dei momenti in cui la moglie usciva per andare al lavoro per abusare delle due minorenni, costringendole tra le altre cose a toccarlo nelle parti intime e compiendo anche altre violenze.

Le indagini sono partite dopo il ricovero della figlia in ospedale, che ha raccontato cosa accadeva in casa quando restava da sola con il padre. L'imputato ha evidenziato come la denuncia nei suoi confronti era arrivata solo anni dopo i presunti fatti, nel 2016, e che in quel periodo con lui abitava anche il figlio, quattordicenne che avrebbe riferito di non aver mai notato nulla di strano in casa, né che potesse far pensare a episodi di violenza sessuale.

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