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Bancomat contraffatto e carte clonate in via Montenapoleone: fermati due romeni

A scoprire che lo sportello automatico era stato contraffatto, sarebbe stato un poliziotto, accortosi durante una passeggiata di alcuni fori vicino alle fessure per il prelievo del denaro e l’inserimento della carta. Gli agenti della volante Duomo bis hanno poi fermato Iustin Musca e Marilena Sabau, di 39 anni con precedenti.
A cura di Federica Gullace
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Un bancomat contraffatto per clonare le carte di credito. È successo a Milano, in via Montenapoleone, in una delle lussuose strade del Quadrilatero della moda. A scoprire il tutto un poliziotto, il quale, mentre passeggiava nella via, si è reso conto che qualcosa non andava nello sportello automatico del bancomat di Intesa Sanpaolo al civico 27, che aveva infatti due fori. Uno vicino alla fessura dove si inseriscono le carte magnetiche, l’altro in corrispondenza di quella da cui escono le banconote. Al di sotto dei buchi, erano stati inseriti due skimmer, i lettori capaci di leggere i codici digitati dai clienti, poi filmati grazie ad una microtelecamera nascosta. Una volta entrati in possesso dei dati, con un computer i malviventi clonavano i bancomat, stampandoli sopra a tessere magnetiche vergini. E il gioco era fatto.

Ad alterare lo sportello sarebbero stati una coppia di romeni, Iustin Musca e Marilena Sabau, entrambi 39enni, con precedenti. I poliziotti, in borghese, hanno arrestato i due dopo essersi appostati vicino alla banca e aver osservato la modalità di azione. I ladri ogni giorno intorno alle 21 si recavano allo sportello per recuperare gli skimmer. A quel punto gli agenti della volante Duomo bis, in ausilio al personale in borghese del commissariato Centro, hanno fermato i due. Iustin Musca, senza fissa dimora, aveva addosso 120 euro e quattro bancomat a lui intestati, collegati a codici pin catturati precedentemente. Marilena Sabau, invece, residente a Vizzolo Predabissi, in provincia di Milano, portava con sé quattro carte di credito a suo nome, oltre ad un bancomat, una carta postepay e 70 euro. Ora proseguono le indagini, coordinate dal pm Cecilia Vassena, che dovrà stabilire su quanti conti correnti i due abbiano messo mano.

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