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Bagnolo Mella, arrestato il comandante della polizia locale Basma Bouzid, indagato il sindaco

La comandante della polizia locale di Bagnolo Mella, Basma Bouzid, è stata sottoposta alla misura cautelare di obbligo di dimora nell’ambito dell’inchiesta sul concorso pubblico per scegliere proprio il capo dei vigili: per favorire la sua vittoria il concorso sarebbe stato truccato. Indagata invece la sindaca del comune del Bresciano Cristina Almici.
A cura di Redazione Milano
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La comandante dei vigili del fuoco e il sindaco di Bagnolo Mella
La comandante dei vigili del fuoco e il sindaco di Bagnolo Mella

Un'inchiesta nata per far luce proprio sul concorso pubblico che avrebbe favorito lei per quel ruolo, ha portato all'arresto del comandante della polizia di Bagnolo Mella, Basma Bouzid: premiata come Cavaliere del Lavoro dal presidente della Repubblica due anni fa, la donna è stata raggiunta questa mattina da un'ordinanza di custodia cautelare e sottoposta all'obbligo di dimora. Con lei è finito ai domiciliari anche il comandante della polizia locale di Cazzago San Martino, all'epoca componente esterno della commissione mentre il segretario del Comune di Bagnolo Mella, all’epoca presidente della commissione, è sottoposto all’obbligo di dimora a cura della Compagnia di Verolanuova: per loro l'accusa è di abuso d’ufficio e falso ideologico in atto pubblico. Mentre risulta indagata la sindaca di Bagnolo Mella, Cristina Almici, di Fratelli d’Italia.

La misura cautelare è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Brescia su richiesta della procura, mentre le indagini sono state condotte dai carabinieri della compagnia di Verolanuova. Secondo quanto emerso dalle indagini ci sarebbero "univoci e concordanti indizi di colpevolezza" riguardanti reati di abuso d'ufficio e di falso ideologico in atto pubblico, commessi nello svolgimento del concorso pubblico per l'incarico direttivo di Comandante della Polizia Locale del Comune di Bagnolo Mella, indetto nell’ottobre 2018. Autori dei reati sarebbero stati i due membri della commissione esaminatrice, destinatari della misura, col fine di favorire uno dei concorrenti, poi risultato vincitore e anch’esso colpito dall’ordinanza.

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