Baby-mamme in aumento a Milano: l’allarme dell’ospedale San Paolo
A Milano e in Lombardia il numero delle baby-mamme è in costante aumento. A lanciare l'allarme, riportato sul Corriere della sera, è l'ospedale San Paolo. Qui, dal 2012, è stato avviato il progetto Saga che tramite l'operato di un medico, due terapiste e due psicologi fornisce alle mamme adolescenti il supporto di cui hanno bisogno. Sono 2.600 ogni anno in Lombardia le ragazzine che mettono al mondo un figlio: il loro numero è cresciuto del 31 per cento dal 2010. Non si tratta solo di immigrate, come spesso accadeva in passato, ma di italiane, anche se spesso di origine straniera. I numeri sono inferiori rispetto ad altri Paesi del mondo (negli Stati Uniti sull'argomento hanno anche realizzato un programma televisivo molto seguito), ma costituiscono comunque un sintomo di disagio sociale da non sottovalutare.
In Lombardia 2.600 baby-mamme ogni anno
Eppure, come spessa accade nel nostro Paese, per il progetto dell'ospedale San Paolo esiste un problema di fondi. Avviato nel 2012 grazie al sostegno della Fondazione Cariplo, nel 2014 ha visto il subentro della Regione, con la quale però la convenzione è scaduta nel dicembre dello scorso anno. Adesso, come ha spiegato al Corsera la referente del progetto Margherita Moioli, i professionisti incaricati lavorano come volontari: "Servono 110 mila euro l’anno. Ci dicono di avere fiducia. Arriveranno?". L'assessore regionale al Reddito di autonomia e fragilità sociale Giulio Gallera (nominato nell'ottobre 2015 dopo l'arresto di Mario Mantovani e un rimpasto in giunta) si è mostrato ottimista, anche se le misure da lui annunciate nel solco del provvedimento varato dalla giunta Maroni sono di sostegno generalizzato: 900 mila euro a mamme giovani o disagiate cool fondo Nasco e un nuovo voucher-bebè da almeno 150 euro mensili per un anno in arrivo. A chi ogni giorno si fronteggia con giovanissime mamme incapaci di badare a un'altra persona a cui hanno dato la vita, forse, servirebbero risposte più chiare.