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Attentato San Donato, il professore Cadei torna in palestra a insegnare: “Non chiamatemi eroe”

Il professor Alessandro Cadei, 64 anni, docente di educazione fisica alla scuola media Vailati di Crema, tornerà a scuola lunedì. Già mercoledì sera, a poche ore dal terribile episodio che lo ha visto coinvolto, era presente all’allenamento della squadra del Basket Crema, di cui è preparatore atletica.
A cura di Enrico Tata
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Il professore Alessandro Cadei
Il professore Alessandro Cadei

Il professor Alessandro Cadei, 64 anni, docente di educazione fisica alla scuola media Vailati di Crema, era insieme a due sue colleghe e a 51 alunni sul bus dirottato dall'autista Ousseynou Sy. Stando a quanto racconta oggi il Corriere della Sera, l'insegnante tornerà a scuola lunedì. Già mercoledì sera, a poche ore dal terribile episodio che lo ha visto coinvolto, era presente all'allenamento della squadra del Basket Crema, di cui è preparatore atletico. "Ho fatto solo il mio dovere di insegnante e di uomo", ha dichiarato, interpellato telefonicamente dal Corriere. Con una forbice che aveva in tasca è stato lui che ha tagliato le fascette con cui erano stati legati i suoi alunni. Come detto, lunedì tornerà in palestra a scuola, mentre domenica il PalaCremonesi di Crema gli tributerà un caloroso applauso per ringraziarlo di quanto fatto. Il diretto interessato però chiede: "Vi prego, non chiamatemi eroe: non c’è niente da mitizzare".

La versione del prof ai pm: "Sy aveva una pistola con sé"

Chiamato a fornire la sua versione dei fatti, il professor Cadei, che accompagnava due classi della scuola media Vailati di Crema, ha dichiarato davanti ai pm che l'autista dirottatore Ousseynou Sy aveva con sé una pistola sul bus: "Alzava la maglietta mostrando una pistola inserita all'interno dei pantaloni ed in mano una lama, di circa 10 centimetri". Poi ha continuato il docente, c'era "un contenitore con delle fascette di nylon da elettricista di colore nero e mi diceva che dovevamo legare le mani di tutti i ragazzi". Il professore ha quindi eseguito, "per mantenere l'incolumità mia e dei miei alunni", gli ordini di Sy. Sia Cadei che l'altro insegnante hanno pensato di non mettere le fascette a tutti i bambini in modo che quelli liberi "con i loro cellulari avrebbero potuto chiamare i soccorsi".

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